Trump affronta le preoccupazioni economiche con i CEO americani dopo la crisi di Wall Street

Trump incontra i CEO americani per discutere l’economia dopo il crollo di Wall Street, mentre le nuove tariffe su acciaio e alluminio sollevano preoccupazioni tra gli investitori.
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Trump affronta le preoccupazioni economiche con i CEO americani dopo la crisi di Wall Street - Socialmedialife.it

Nella notte italiana, il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, si incontrerà con circa cento CEO delle maggiori aziende americane per discutere l’attuale situazione economica del Paese. Questo incontro arriva dopo una delle peggiori giornate di Wall Street dal 2022, con i mercati finanziari ancora scossi e in territorio negativo. Le recenti politiche commerciali di Trump, in particolare quelle riguardanti l’imposizione di nuovi dazi, destano preoccupazione tra gli investitori, che temono possibili conseguenze negative per l’economia, come una recessione e un incremento dell’inflazione. Durante la riunione con il Business Roundtable, in cui partecipano figure chiave come i dirigenti di Apple, JPMorgan e Walmart, il presidente dovrà affrontare queste tematiche delicate.

I miliardari sotto pressione dopo le promesse di Trump

Negli ultimi giorni, molti dei miliardari che avevano posto alte aspettative nella presidenza Trump hanno subito perdite ingenti. Secondo il Bloomberg Billionaires Index, dal suo giuramento il 20 gennaio, la ricchezza di cinque di questi miliardari è diminuita di 209 miliardi di dollari. Tra i maggiormente colpiti, spiccano Elon Musk, che ha visto il suo patrimonio scendere di 148 miliardi, seguito da Jeff Bezos di Amazon, Mark Zuckerberg di Meta, Sergey Brin di Google e Bernard Arnault di Lvmh, tutti in difficoltà a causa delle fluttuazioni di mercato. Queste perdite rappresentano un campanello d’allarme non solo per le finanze personali di questi imprenditori, ma anche per la fiducia generale nel nuovo governo.

L’entusiasmo iniziale di Wall Street e la rapida disillusione

Dopo la vittoria di Trump nelle elezioni di novembre, molti investitori si sono tuffati nei mercati azionari e delle criptovalute, entusiasti delle potenziali politiche favorevoli alle imprese. I record di Wall Street sembravano confermare tale ottimismo, con il mercato che ha visto incrementi significativi grazie alla promessa di tagli fiscali e deregolamentazione nel settore energetico. Tuttavia, questa euforia si è rivelata di breve durata, con delle aspettative di crescita che si sono rapidamente frantumate. Il presidente ha infatti lanciato una serie di politiche commerciali, incluso l’annuncio di dazi su vari beni, suscitando nervosismo tra gli investitori. Questo ha creato un clima di incertezza, influenzando negativamente le previsioni di crescita economica per il 2025 e facendo lievitare le previsioni sull’inflazione.

L’impatto delle politiche di Trump sui mercati finanziari

L’impatto delle politiche di Trump è stato tangibile sui mercati finanziari. L’indice S&P 500 ha perso il 6,4% dalla sua assunzione di carica, causando anche perdite per le aziende dei miliardari presenti al suo giuramento. Secondo Bloomberg, tali aziende hanno registrato perdite complessive di 1.400 miliardi di dollari. Musk ha subito la maggiore flessione, mentre altri come Bezos e Brin hanno visto i loro patrimoni diminuire drasticamente. Le difficoltà di Google, ad esempio, sono amplificate dalle pressioni del Dipartimento di Giustizia statunitense su questioni antitrust, portando nel complesso a un aumento della preoccupazione per il futuro economico delle grandi aziende americane.

Le risposte della Casa Bianca e le richieste degli imprenditori

In risposta al crollo di Wall Street, la Casa Bianca ha cercato di rassicurare affermando che vi è una distinzione fondamentale tra i mercati e l’economia reale. Il portavoce della Casa Bianca ha sottolineato che molti leader del settore stanno scommettendo su un’agenda economica che mira a potenziare l’occupazione e gli investimenti negli Stati Uniti. Tuttavia, all’incontro con il Business Roundtable, i leader aziendali sottolineeranno la necessità di mantenere i tagli fiscali e di continuare le riforme nel settore energetico, insieme alla volontà di non compromettere i benefici derivanti dall’accordo di libero scambio con Canada e Messico. Queste richieste, se accolte, potrebbero contribuire a stabilizzare i mercati finanziari e migliorare le prospettive economiche.

Le nuove tariffe: una mossa controversa

A poche ore dal suo incontro con i CEO, Trump ha annunciato nuove tariffe del 25% su acciaio e alluminio importati dal Canada, portando il totale a un indicativo del 50%. Questa decisione è stata giustificata dal presidente come necessaria dopo l’aumento dei costi dell’elettricità in Ontario. La mossa ha generato ulteriori tensioni tra i due paesi e, a lungo termine, potrebbe complicare ulteriormente le dinamiche economiche già fragili. Gli imprenditori stanno seguendo con attenzione la situazione, consapevoli che le nuove misure potrebbero avere conseguenze durature sull’economia statunitense e sull’andamento dei mercati.

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