Mostra ‘Il genio di Milano’: 100.000 visitatori e un viaggio nell’arte fino al 16 marzo 2025

La mostra ‘Il genio di Milano’ alle Gallerie d’Italia celebra sette secoli di arte e cultura, attirando oltre 100.000 visitatori fino al 16 marzo 2025, con ingresso gratuito il giorno di chiusura.
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Mostra 'Il genio di Milano': 100.000 visitatori e un viaggio nell'arte fino al 16 marzo 2025 - Socialmedialife.it

Dal 23 novembre, le Gallerie d’Italia di Piazza Scala hanno aperto le porte a un evento straordinario. La mostra ‘Il genio di Milano. Crocevia delle arti dalla Fabbrica del Duomo al Novecento’ ha richiamato l’attenzione di oltre 100.000 visitatori in cerca di un’esperienza artistica unica. Questa esposizione, che chiuderà al pubblico il 16 marzo 2025, offre un’opportunità imperdibile per immergersi nella storia culturale della città. Il giorno di chiusura, in un gesto di apertura verso la comunità, l’ingresso sarà gratuito, permettendo a tutti di scoprire l’arte che ha contraddistinto Milano per secoli.

La mostra: un percorso tra arte e storia

‘Il genio di Milano’ è curata da un team di esperti composto da Marco Carminati, Fernando Mazzocca, Alessandro Morandotti e Paola Zatti. L’esposizione è un racconto avvincente che abbraccia settecento anni di arte e cultura, con un focus particolare sul Duomo, simbolo della città. Il percorso espositivo presenta interessanti opere, tra cui disegni di Leonardo Da Vinci, famoso anche per la lettera inviata a Ludovico il Moro, oggi considerata una sorta di curriculum. Questa lettera, che attualmente si trova presso la Biblioteca Ambrosiana, è solo una delle gemme in mostra.

Altre opere significative includono i quadri di artisti del calibro di Jan Brueghel, Francesco Hayez e Giuseppe Pelizza da Volpedo. Ogni dipinto e disegno racconta una storia, non solo dell’artista, ma di Milano e della sua capacità di accogliere e far prosperare talenti provenienti da ogni parte del mondo. Lucio Fontana, artista argentino degli anni ’50, è un esempio emblematico di questa apertura, avendo progettato una delle versioni della Quinta porta del Duomo.

Il Duomo, conosciuto come la “cattedrale degli stranieri”, ha avuto un’importanza cruciale per il contributo di artigiani provenienti da Francia e Germania, che hanno avviato il mestiere di costruzione e hanno trasmesso alle generazioni successive il know-how necessario.

Eventi collaterali e dialoghi futuri

In continuità con la mostra, il 21 marzo si svolgerà un convegno nella Sala delle Accademie della Veneranda Biblioteca Ambrosiana. Il tema dell’evento sarà “Cultura ed economia: Milano e il suo genio per la civitas di domani”. Questa iniziativa vedrà la partecipazione di figure rilevanti come Giovanni Bazoli, presidente emerito di Intesa Sanpaolo, e il cardinale José Tolentino de Mendonça, rappresentante del Dicastero per la Cultura e l’Educazione della Santa Sede.

La scelta di dibattere su cultura ed economia in relazione a Milano non è casuale. La città, attraverso il suo passato e il suo presente artistico, si propone come un modello per la costruzione di una società futura che valorizzi sempre di più il patrimonio culturale e la creatività. Questo tipo di dialogo è cruciale per inquadrare l’arte non solo come un elemento di bellezza, ma anche come motore di sviluppo e cambiamento sociale.

Milano dimostra di essere non solo un centro di attrazione turistica, ma anche un laboratorio di idee e trasformazioni che affondano le radici nella sua lunga e gloriosa storia artistica.

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