Un’importante novità arricchisce il Museo della Scienza e della Tecnologia di Milano: un modulo originale del palcoscenico a ponti mobili, progettato nel 1938 dall’ingegnere Luigi Lorenzo Secchi, entra a far parte della collezione permanente. Questo prestigioso manufatto, lungo 6 metri e largo 2,40, è stato utilizzato fino al 2002 dai tecnici del Teatro alla Scala, accentuando l’importanza della storicità e della cultura milanese.
Dettagli del modulo del palcoscenico
Il modulo di palcoscenico è un pezzo chiave della storia teatrale milanese, rappresentante l’eccellenza dell’ingegneria e dell’arte scenica. Realizzato in un’epoca in cui il Teatro alla Scala iniziava a delinearsi come uno dei teatri più celebri al mondo, il manufatto riflette l’innovatività e la creatività del periodo. Il design del palcoscenico a ponti mobili ha rivoluzionato il modo di concepire e realizzare gli spettacoli, permettendo una maggiore versatilità e dinamicità nelle rappresentazioni.
La scelta di concedere questo modulo in comodato al Museo da parte del Comune di Milano sottolinea il valore culturale e storico dell’opera. L’inserimento nel percorso espositivo del Museo contribuirà a educare e informare il pubblico sull’importanza di questo elemento nella storia del teatro e della produzione artistica. Il modulo non è solo un oggetto fisico, ma un simbolo di un’epoca dove il talento e la fatica degli artisti si incontravano sul palcoscenico, creando momenti indimenticabili.
La mostra “In scena”
A partire da sabato 15 marzo, il modulo farà parte della mostra “In Scena”, realizzata grazie a una collaborazione tra il Museo e importanti istituzioni milanesi, tra cui il Comune, la Fondazione Teatro alla Scala e la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Milano, con il supporto di Fimesa – Famiglia Sordi. Questo allestimento permanente rappresenta un incontro tra ingegneria, arte e spettacolo, dimostrando come la cultura multidisciplinare possa valorizzare l’eredità storica di una città.
Secondo il direttore generale del Museo, Fiorenzo Galli, il modulo ha già avuto un ruolo da protagonista nel 2004, in una mostra che ha registrato un notevole successo. Il ritorno di questo elemento storico con un nuovo allestimento offre una prospettiva fresca su un patrimonio culturale di grande rilevanza. È un’occasione per esplorare non solo la bellezza dell’arte scenica, ma anche le tecnologie che ne hanno permesso l’evoluzione nel corso dei decenni.
La valorizzazione del patrimonio culturale
L’inserimento del modulo all’interno del Museo della Scienza e della Tecnologia non è solo un atto simbolico, ma si inserisce in un impegno concreto per la valorizzazione della cultura scientifica, artistica e tecnologica in Italia. Questo progetto mira a far conoscere al pubblico la storia del Teatro alla Scala e di Milano come centro di eccellenza culturale, promuovendo un dialogo continuo tra il patrimonio artistico e le generazioni future.
Il Museo, attraverso mostre e iniziative, offre la possibilità di vivere un’esperienza diretta con la storia. La presenza di un modulo originale del palcoscenico della Scala permette ai visitatori di comprendere meglio il legame tra la scienza e le arti, un connubio che è sempre stato alla base della società milanese. Questo approccio integrato risulta fondamentale per educare e sensibilizzare le nuove generazioni sull’importanza di preservare e apprezzare il patrimonio culturale, quale elemento essenziale della propria identità.
La mostra “In Scena” rappresenta così non solo un omaggio al passato, ma anche un’opportunità per riflettere sulle sfide e le prospettive future della cultura e dell’arte nella nostra società.