Un ritrovamento che riscrive la storia della comunità ebraica
Una scoperta archeologica di rilevanza internazionale illumina il passato multiculturale di Ostia Antica, antico porto di Roma. Gli scavi condotti nel Parco archeologico di Ostia Antica tra giugno e agosto 2024 hanno portato alla luce un mikveh, ovvero un bagno rituale ebraico, testimoniando la presenza radicata della comunità ebraica nella Roma imperiale.
Il progetto di ricerca, denominato OPS – Ostia Post Scriptum, è stato finanziato dal Ministero della Cultura, attraverso la Direzione Generale Musei, con un investimento di 124.190 euro. L’annuncio ufficiale è stato dato il 10 marzo 2025, alla presenza del Ministro della Cultura Alessandro Giuli, che ha sottolineato l’importanza storica e culturale del ritrovamento.
Un crocevia di culture nel cuore della romanità
Durante la presentazione, il ministro Giuli ha enfatizzato come Ostia Antica fosse un crocevia di civiltà, un luogo di convivenza e scambio tra popoli diversi. Il rinvenimento del mikveh rappresenta una prova tangibile dell’integrazione della comunità ebraica nella Roma antica, evidenziando la tolleranza e l’ecumenismo dell’Impero Romano.
“Roma ha sempre accolto culti e culture provenienti da tutto il Mediterraneo”, ha dichiarato Giuli. “Questo ritrovamento conferma quanto fosse radicata e significativa la presenza ebraica all’interno della società romana”.
Il valore storico del mikveh: il più antico fuori da israele
L’importanza della scoperta è stata evidenziata anche da Alfonsina Russo, a capo del Dipartimento per la valorizzazione del patrimonio culturale, che ha descritto Ostia Antica come “un melting pot etnico, religioso e culturale”.
Questo mikveh è il primo di epoca romana rinvenuto fuori dai confini di Israele, un elemento che rafforza il valore storico del sito archeologico e apre nuovi scenari di studio sulle dinamiche della presenza ebraica nell’Impero Romano. “Si tratta di una scoperta che ci rende orgogliosi”, ha affermato Russo, “e lavoreremo affinché il monumento possa essere presto accessibile ai visitatori”.
Ostia Antica: un sito archeologico all’avanguardia
Il Parco archeologico di Ostia Antica si conferma un punto di riferimento per la ricerca e l’innovazione nel settore degli scavi archeologici. Il direttore generale Musei, Massimo Osanna, ha elogiato il lavoro svolto, definendo la scoperta “un’ulteriore prova del carattere multiculturale di Ostia”.
“Questo ritrovamento apre nuove prospettive sulla conoscenza della comunità ebraica romana e della sua evoluzione attraverso i secoli”, ha dichiarato Alessandro D’Alessio, direttore del Parco archeologico di Ostia Antica. Secondo gli esperti, la presenza della comunità ebraica a Ostia risale al I secolo e si è protratta fino al V-VI secolo, quando la sinagoga ostiense, la più antica del Mediterraneo occidentale, cessò di esistere con l’abbandono definitivo della città.
Una testimonianza di identità e continuità
Alla presentazione del mikveh era presente anche Riccardo Di Segni, rabbino capo della Comunità ebraica di Roma, il quale ha sottolineato il valore identitario della scoperta: “Un bagno rituale non esiste in modo isolato. È probabile che l’area attorno al mikveh fosse un punto di aggregazione per la comunità ebraica di Ostia”.
Anche Victor Fadlun, presidente della Comunità Ebraica di Roma, ha espresso entusiasmo per il ritrovamento: “Il mikveh rappresenta la continuità di una tradizione che si è mantenuta viva nei secoli. Questa scoperta è un segno tangibile della nostra storia”.
Verso un futuro di valorizzazione
Il prossimo obiettivo sarà rendere fruibile il sito al pubblico, permettendo ai visitatori di immergersi nella storia millenaria di Ostia Antica e scoprire l’importanza del bagno rituale ebraico. Il Ministero della Cultura ha già annunciato che saranno stanziati fondi aggiuntivi per la valorizzazione del reperto e la sua musealizzazione.
Con questa scoperta, Ostia Antica rafforza il suo ruolo di testimone della straordinaria complessità culturale della Roma imperiale, confermandosi un luogo di memoria, studio e scoperta senza pari nel panorama archeologico mondiale.