Il vescovo di Pinerolo condivide la sua esperienza dopo il ricovero del Papa

Monsignor Derio Olivero, vescovo di Pinerolo, riflette sulla malattia e la fede in relazione al ricovero del Papa, sottolineando l’importanza della preghiera e della speranza nei momenti difficili.
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Il vescovo di Pinerolo condivide la sua esperienza dopo il ricovero del Papa - Socialmedialife.it

Monsignor Derio Olivero, vescovo di Pinerolo, ha condiviso la sua prospettiva sulla malattia e la fede, in seguito al ricovero del Papa. La sua testimonianza toccante è emersa in un momento in cui il Santo Padre affronta gravi problemi di salute, portando l’attenzione su come la fede possa alleviare la sofferenza e infondere speranza.

L’esperienza con la polmonite

Mons. Olivero ha vissuto in prima persona le difficoltà respiratorie, poiché è stato ricoverato per una polmonite bilaterale durante la pandemia di Covid-19. La sua esperienza lo ha messo di fronte alla morte, rendendolo consapevole di quanto possa essere fragile la vita. Parlando con l’Adnkronos, il vescovo ha dichiarato: “Conosco bene le pratiche di ossigenazione di cui si parla per il ricovero del Papa. Vedendo il perdurare della malattia, sapevo di essere sull’orlo della fine.” Nonostante la gravità della situazione, ha trovato una sorprendente serenità e fiducia, proprio come percepisce nel Santo Padre, il quale sta affrontando le sue sfide con coraggio e speranza.

Per Mons. Olivero, la testimonianza di fede che il Papa sta dando dal Gemelli è di un grande valore. Egli ha affermato: “Non è detto che avvenga il miracolo, ma la fede dà fiducia.” In questo momento così delicato, il vescovo ha voluto esprimere la propria gratitudine al Papa per essere un faro di fede in un periodo di incertezze. La situazione del Santo Padre offre a molti l’opportunità di riscoprire la forza e la bellezza della fede. La salute e la serenità del Papa fungono da esempio e da stimolo per tanti, invitandoli a mantenere la speranza anche nei momenti più cupi.

La forza della preghiera

Mons. Olivero ha affidato anche grande importanza al potere della preghiera. Dopo il suo risveglio dall’intubazione, ha realizzato che molte persone stavano pregando per lui, un gesto che ha avuto un impatto profondo sul suo stato d’animo. “La preghiera ottiene questo grande miracolo di dare coraggio e forza e mantenere la fede in colui che sta soffrendo,” ha detto il vescovo. Crede fermamente che la massa di preghiere dedicate attualmente al Papa lo stia sorreggendo, assicurandogli la forza necessaria per affrontare la sua malattia.

La fede, come sostiene Olivero, non è solo un aspetto spirituale, ma un vero e proprio sostegno morale in momenti critici. Quella fede è in grado di rafforzare lo spirito e di dare speranza, diventando una sorta di ancoraggio nei momenti di tempesta. L’attesa di un miglioramento è una realtà condivisa da molti, e il vescovo sottolinea che ogni preghiera rappresenta un gesto di amore e solidarietà verso il Papa, nonché un invito all’unità tra i fedeli.

Un appello alla riflessione

Mons. Olivero non ha mancato di commentare il dibattito che è emerso attorno alle possibili dimissioni del Papa a seguito del suo ricovero. Ha espresso che in situazioni di gravità, come quella attuale, temi come il futuro del pontificato e le speculazioni sui possibili successori non dovrebbero avere spazio. “Le stupidaggini scivolano via in questi momenti,” ha affermato. La serenità e la capacità di reggere alla situazione attuale sono ciò che conta davvero, a suo avviso.

Il vescovo ha invitato tutti a concentrarsi sull’essenziale: la forza della fede e, se possibile, la guarigione. Negli attimi più intensi di vita, tutto ciò che non è fondamentale perde rilevanza. Per Mons. Olivero, il dibattito sulle opportunità di un futuro conclave e sui cardinali papabili appare come una distrazione che non si addice alla gravità della situazione attuale. La sofferenza del Papa ci richiama a riflettere su ciò che è veramente importante.

La testimonianza di Mons. Olivero, un uomo che ha affrontato la malattia con fiducia e fede, risuona come un messaggio universale di speranza, incoraggiando a rimanere uniti nella preghiera e nella fiducia.

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