Al museo nazionale del risorgimento di torino una mostra fotografia sul sogno professionale femminile

La mostra “Professional Dreamers” al Museo Nazionale del Risorgimento di Torino esplora i sogni professionali di quindici donne, unendo fotografia e psicologia per riflettere su scelte audaci e percorsi di vita.
Al Museo Nazionale Del Risorgi Al Museo Nazionale Del Risorgi
Al museo nazionale del risorgimento di torino una mostra fotografia sul sogno professionale femminile - Socialmedialife.it

La mostra “Professional Dreamers – The photographer’s eye, the psychologist’s gaze” porta visitatori nel mondo dei sogni realizzati da quindici donne, attraverso una combinazione di immagini e testi di analisi psicologica. Ospitata dal 7 marzo al 29 giugno presso il Museo Nazionale del Risorgimento di Torino, l’esposizione offre un’opportunità unica per esplorare le scelte audaci che queste donne hanno fatto per trasformare le loro aspirazioni in una carriera concreta.

La genesi del progetto

“Professional Dreamers” scaturisce da una collaborazione tra i fotografi Tiziana e Gianni Baldizzone e la psicologa Remigia Spagnolo. Insieme, hanno dato vita a un progetto che rappresenta la prima tappa di un percorso più ampio, il quale si pone l’obiettivo di esplorare il legame tra sogni professionali e percorsi di vita. La mostra è patrocinata dalla Fondazione Marisa Bellisario e ha come main sponsor Fineco, con il supporto del Consiglio Regionale del Piemonte – Consulta delle Elette e dalla Camera di Commercio di Torino – Comitato per l’imprenditoria femminile. Patrocinio che include anche la Città di Torino e l’Ordine degli Psicologi del Piemonte.

Il valore della mostra

Secondo la presidente del Museo del Risorgimento, Luisa Papotti, e il direttore Alessandro Bollo, l’esposizione rappresenta un’importante continuità con le missioni del museo stesso, che racconta storie di unità e indipendenza. In un contesto nel quale il ruolo della donna è soggetto a cambiamenti significativi, “Professional Dreamers” diventa un palcoscenico di rilevanza per la società contemporanea. La mostra non solo celebra il coraggio e l’impegno delle donne coinvolte, ma stimola anche una riflessione più ampia sui loro obiettivi e sui sacrifici che compiono per raggiungerli.

Il dialogo tra fotografia e psicologia

Il progetto si distingue per l’unicità del suo approccio, mescolando arte visiva e psicologia in un dialogo costante. I Baldizzone e Spagnolo condividono che questo lavoro è il risultato di quattro anni di collaborazioni fruttuose, dove le diverse discipline si intrecciano. La mostra, infatti, propone un’esperienza espositiva in cui immagini e testo psicologico procedono su piani distinti ma interconnessi. Questo approccio mette in risalto le sfide e le conquiste delle donne, offrendo una duplice chiave di lettura del loro sogno professionale, mettendo in dialogo sensibilità artistiche e approfondimenti psicologici.

Ogni scatto racconta una storia, dall’emotività dei volti alle scelte coraggiose che hanno segnato la loro carriera. L’allestimento dell’esposizione è stato concepito per valorizzare ciascuno di questi elementi, invitando il visitatore a immergersi nel percorso esistenziale di queste donne, con l’obiettivo di far emergere aspetti significativi del loro mondo interiore e professionale.

Il Museo Nazionale del Risorgimento di Torino, con questa mostra, non solo accoglie la narrazione delle storie di vita di queste donne, ma si fa anche portavoce di un messaggio universale su quanto sia cruciale perseguire i propri sogni.

Change privacy settings
×