Due giovani imputati per l’omicidio di Christopher Luciani: processo in aula e video collegamenti

Il processo per l’omicidio di Christopher Luciani, avvenuto a Pescara, coinvolge due giovani accusati di omicidio volontario. La sentenza è attesa oggi nel Tribunale per i minorenni dell’Abruzzo.
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Due giovani imputati per l’omicidio di Christopher Luciani: processo in aula e video collegamenti - Socialmedialife.it

L’omicidio di Christopher Thomas Luciani, noto come ‘Crox’, avvenuto il 23 giugno 2024, ha scosso profondamente la comunità di Pescara e solleva interrogativi inquietanti sulla violenza giovanile. I due ragazzi accusati di questo crimine, entrambi coetanei della vittima, non presenzieranno fisicamente in aula. Seguiranno il processo in collegamento video: uno dal carcere minorile di Bari e l’altro dall’Istituto penale per i minorenni di Roma. Il procedimento si svolgerà nel Tribunale per i minorenni dell’Abruzzo, dove la sentenza è attesa nella giornata.

Dettagli del processo

I giovani sono accusati di omicidio volontario con l’aggravante della crudeltà e motivi futili. In un’udienza precedente, lo scorso 17 febbraio, il gup Cecilia Angrisano ha esaminato la perizia psichiatrica di uno dei ragazzi, responsabile di aver inferto dieci coltellate alla vittima. Gli avvocati difensori, Massimo Galasso e Roberto Mariani, avevano richiesto questa perizia a seguito di un precedente gesto autolesionistico compiuto dal giovane. Gli esperti, Stefano Ferracuti dell’Università La Sapienza di Roma e Giovanni Camerini dell’Università di Bologna, hanno descritto il ragazzo come una personalità anaffettiva e manipolativa, ma capace di affrontare il processo, stabilendo che era consapevole delle sue azioni.

La dinamica dell’omicidio

Secondo la ricostruzione della Procura minorile, il delitto è avvenuto in un momento di grave violenza e premeditazione. I due giovani, unitamente ad altri ragazzi, avrebbero attratto Crox nel parco Baden Powell, dove sono riusciti ad isolarsi in una zona vegetativa lontana dagli sguardi. Qui, il primo aggressore, proveniente da una famiglia di avvocati, ha colpito Luciani con dieci coltellate alla schiena, prima di passare il coltello all’altro giovane, figlio di un carabiniere, il quale ha inferto ulteriori quindici coltellate. Quest’ultimo ha spiegato di aver agito per difendersi, spaventato all’idea di poter essere ucciso a sua volta.

Dopo aver perpetrato l’omicidio, i due ragazzi, insieme al resto del gruppo, si sono diretti verso il mare, dove hanno tentato di disfarsi dell’arma del delitto. Uno dei loro amici, però, non ha retto alla pressione e, la sera stessa, ha rivelato tutto al padre, mettendo in moto le indagini.

Aspetti legali e attese del processo

Oggi si svolgerà un’udienza con rito abbreviato che avrà un taglio prevalentemente tecnico. I ragazzi, avendo confessato e fornito dettagli sulla dinamica dell’evento, saranno valutati anche alla luce delle riprese delle telecamere del parco, che hanno documentato alcune fasi dell’aggressione. La strategia delle difese mira a ottenere una condanna meno severa, sperando di evitare un ricorso in appello attraverso la richiesta di una riduzione della pena di un sesto.

A rappresentare la parte civile saranno gli avvocati Giacomo Marganella e Cecilia Ventura, che si preparano a sostenere la memoria di Christopher Luciani e a cercare giustizia per un crimine che ha profondamente colpito non solo la sua famiglia, ma l’intera comunità. L’aria di tensione è palpabile, mentre la giornata in tribunale si preannuncia intensa e carica di emozioni.

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