A Roma l’ultimo saluto a Eleonora Giorgi: una cerimonia carica di emozione e affetto

Il funerale di Eleonora Giorgi, attrice amata e icona del cinema, si è svolto a Roma il 5 marzo, con la presenza di familiari, amici e fan che l’hanno omaggiata con affetto.
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Il 5 marzo, nella chiesa degli Artisti di piazza del Popolo a Roma, si è svolto un commovente funerale per Eleonora Giorgi, l’attrice che ha lasciato un’impronta indelebile nel cuore di molti. Morta a 71 anni il 3 marzo dopo una lunga battaglia con un tumore al pancreas, Eleonora è stata ricordata non solo come un’icona del cinema, ma anche come una persona capace di trasmettere calore e umanità anche nei momenti più difficili della sua vita. La cerimonia ha visto la presenza di familiari, amici e un folto pubblico che ha voluto omaggiarla con affetto e rispetto.

L’ultimo saluto della famiglia e degli amici

In prima fila, durante il rito, c’erano i suoi due figli, Andrea Rizzoli e Paolo Ciavarro. Il loro sostegno nei momenti più bui della malattia non è mai venuto meno. Accanto a loro, la nuora Clizia Incorvaia e l’ex marito Massimo Ciavarro, hanno espresso il dolore per la perdita, accompagnati da amici intimi e colleghi. Personalità del calibro di Carlo Verdone, Christian De Sica e Sergio Castellitto hanno affollato la chiesa, dimostrando quanto Eleonora fosse amata nel suo ambiente professionale. Non sono mancati i suoi allievi dell’Accademia Artisti, un luogo dove ha dedicato la sua passione per il teatro e il cinema.

La piazza ha visto un’invasione di affetto, con tanti fan che hanno voluto rendere omaggio all’attrice. Molto prima dell’inizio delle esequie, la folla ha iniziato a chiamare il suo nome e a sventolare manifesti, portando un caldo applauso al suo feretro al suo ingresso. In un toccante gesto, la cerimonia ha avuto in apertura un brano musicale molto amato da Eleonora: “Wish you were here” dei Pink Floyd, a simboleggiare la sua esigenza di connessione anche in una situazione così carica di malinconia.

Un ricordo che unisce generazioni

Il figlio Andrea, visibilmente emozionato, ha condiviso i suoi sentimenti durante il funerale: “Mia madre ha saputo toccare le vite di molti, che l’hanno conosciuta in modi diversi. Qui ci sono persone che la stimavano anche senza conoscerla di persona. È splendido vedere come abbia lasciato un segno in ciascuno di noi.” In un momento così profondo, ha voluto respingere l’idea dell’attrice come ‘guerriera’, sottolineando l’importanza di affrontare la malattia con dignità. Sua madre ha scelto di affrontare il suo dolore pubblicamente, dedicandosi non solo a curarsi, ma anche a comunicare il suo viaggio a chiunque potesse trovare conforto nelle sue parole.

Paolo ha aggiunto che la forza di Eleonora è stata contagiosa, influenzando anche lui e Andrea. “Non abbiamo mai dovuto fare gli eroi”, ha spiegato, “siamo stati ispirati dalla rosa di coraggio che ci ha donato.” Nel rimanere insieme, la famiglia ha trovato conforto nel ricordo di una madre e nonna che sapeva guidare anche le sue difficoltà con un sorriso, invitando tutti a celebrare la vita.

Un addio carico di emotività e riconoscenza

Il cerimoniale funebre è stato officiato dal vescovo Antonio Staglianò, e la celebrazione è proseguita tra applausi e lacrime. Al termine della cerimonia, un altro brano significativo ha risuonato tra le pareti della chiesa: “A whiter shade of pale” dei Procol Harum, ancora in linea con i desideri di Eleonora. È stato un momento di grande intensità, simbolizzando il suo amore per la musica e la vita.

Carlo Verdone ha voluto fermarsi a riflettere su come Eleonora avesse toccato con la sua presenza non solo il grande schermo, ma anche il cuore di chi le stava attorno. “Una pacatezza filosofica rara”, ha detto, mentre ricordava il legame indissolubile che li univa. Per lui, Eleonora sarà per sempre “Nadia”, il nome del personaggio che l’ha portata al successo nel film “Borotalco”. Massimo Ciavarro, visibilmente commosso, ha concluso la cerimonia con un messaggio d’amore, descrivendo l’ultima immagine di lei come “incredibilmente bella”, lasciando tutti con il cuore pieno di gratitudine per i momenti vissuti insieme e per l’eredità lasciata.

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