Pesaro ha accolto con entusiasmo la prima di 50 date programmata per il PalaJova 2025, l’evento atteso dai fan di Jovanotti. Questa prima serata ha segnato un traguardo importante per il noto artista, che ha presentato uno spettacolo all’insegna della tecnologia e della creatività. Con un allestimento spettacolare e una produzione altamente innovativa, Jovanotti ha messo in mostra il suo approccio artistico, unendo musica, design e ingegneria in un’esperienza unica.
Allestimento scenico e design innovativo
Per il suo show al PalaJova, Jovanotti ha voluto un allestimento “dritto”, caratterizzato da un ammirevole maxi schermo di 22 metri per 8 e dieci fiori rotanti da 1.300 kg ciascuno. Questi fiori, un elemento chiave dello spettacolo, si muovono lungo un percorso di 50 metri, sospesi a un’altezza variabile che parte da 15 metri da terra. La direzione artistica è stata curata da Lorenzo stesso insieme a Sergio Pappalettera, che collabora con lui da ben 35 anni. Il movimento dei fiori è ben studiato, in quanto può avvenire sia verticalmente che orizzontalmente, ruotando su sé stessi e inclinandosi fino a 45 gradi. Questo design consente a ogni spettatore di godere della vista da qualsiasi punto del palasport.
Ogni fiore è illuminato da un sistema dedicato di luci, supportato da ulteriori 140 fari. All’interno di ciascuna foglia del fiore si trova un faro controllato tramite un sistema digitale , consentendo di creare svariati effetti luminosi, che arricchiscono ulteriormente l’esperienza visiva. I fiori viaggiano su due binari sistemati in alto, ogni binario ospita cinque pod rotanti, per un peso complessivo di 19 tonnellate ciascuno. Le luci posizionate sopra al palco, note come gigapod o autopistas, hanno un peso di 2 tonnellate ciascuna e sono movimentate da dodici motori a velocità variabile che garantiscono un’illuminazione spettacolare e dinamica.
Impianto audio d’avanguardia
Dal punto di vista audio, il PalaJova ha implementato un sistema estremamente sofisticato, concepito per garantire la massima qualità del suono. Progettato in collaborazione con Yamaha e Rupert Neve Design, l’impianto è caratterizzato da un front end analogico che acquisisce i segnali da vari microfoni e strumenti, utilizzando tecniche che ricordano quelle degli studi di registrazione piuttosto che quelle tipiche dei concerti live. I segnali vengono poi gestiti da un potente mixer digitale che controlla i 128 canali provenienti dal palco.
Il setup audio prevede anche un computer dedicato alla programmazione delle scene, permettendo diverse configurazioni per ciascun brano eseguito. L’impianto audio, con una potenza di 200mila watt, è gestito da Antonio Paoluzi, un professionista di spicco nel settore, in grado di riprodurre una gamma sonora che riflette la poliedricità delle produzioni musicali di Jovanotti. Inoltre, la particolare configurazione cardioide dell’impianto assicura un’ottima pulizia del suono, evitando i rientri sul palco e garantendo ai musicisti una qualità d’ascolto mai vista prima.
Collaboratori creativi e tecnologia all’avanguardia
Il team del suono include anche Fresco, un collaboratore di lunga data che assiste durante i concerti e si occupa della selezione musicale prima dello show. Per quanto riguarda gli aspetti visivi e la direzione creativa, è Sugo Design a guidare il progetto, mentre Stefano “Steve” Polli, per la prima volta, utilizza l’Intelligenza Artificiale per arricchire e diversificare il contenuto visivo in tempo reale, rendendo ogni performance unica con proiezioni grafiche e video.
Il guardaroba di Jovanotti, frutto della collaborazione con Dior e sotto la direzione di Maria Grazia Chiuri, è un ulteriore tassello che mette in evidenza la fiorente creatività presente nel progetto. Nicolò Cerioni, stilista che collabora con Lorenzo dal 2011, si è occupato di curare ogni costume di scena, contribuendo a rendere ogni esibizione non solo musicale ma anche visivamente affascinante. Con un programma così ricco e variato, il PalaJova 2025 promette di essere un evento da ricordare per tutti gli amanti della musica di Jovanotti.