La strage di Ustica, avvenuta nel lontano 1980, continua a rappresentare una ferita aperta per l’Italia. Due richieste di archiviazione da parte della Procura di Roma sono attualmente in esame presso l’ufficio del Giudice per le indagini preliminari. I procedimenti si riferiscono alle inchieste aperte rispettivamente nel 2008, sulle dichiarazioni dell’allora presidente Francesco Cossiga, e nel 2022, dopo un esposto presentato dall’Associazione per la verità su Ustica. Questi fascicoli, entrambi contro ignoti, non hanno ancora fornito risultati concreti alle autorità.
La continua ricerca della verità sugli eventi del 1980
L’inchiesta della Procura di Roma ha richiesto ampie indagini internazionali, coinvolgendo diversi Paesi, tra cui Francia e Stati Uniti. Tuttavia, nonostante gli sforzi, gli inquirenti non sono riusciti a raccogliere elementi definitivi per ricostruire cosa sia realmente accaduto nei cieli sopra Ustica il 27 giugno 1980. Le dichiarazioni preliminari, che indicano una possibile battaglia aerea come causa dell’incidente, sono state mantenute dai pubblici ministeri, mentre la possibilità di una bomba a bordo del DC-9 della Itavia è stata categoricamente esclusa.
L’inchiesta risale al disastro aereo che portò alla morte di 81 persone, un evento che ha segnato profondamente la storia italiana. Nonostante le numerose rogatorie e le audizioni di testimoni, la procura ha faticato a identificare i caccia che si trovavano in aria quella notte, che potrebbero aver avuto un ruolo nella tragedia. Le mancate risposte potrebbero derivare da una mancanza di trasparenza da parte dei Paesi coinvolti, che hanno fornito informazioni incomplete e, in alcuni casi, fuorvianti riguardo agli eventi di quel giorno cruciale.
Le indagini, quindi, sollevano interrogativi inquietanti sulla cooperazione internazionale e sulla responsabilità degli Stati coinvolti, con l’Italia che si trova in una posizione di impotenza di fronte alla ricerca di verità e giustizia.
Le reazioni delle associazioni delle vittime
L’Associazione parenti delle vittime della strage di Ustica, rappresentata dalla presidente Daria Bonfietti, ha espresso il suo profondo dolore e delusione in seguito alla richiesta di archiviazione della Procura. Bonfietti ha commentato come sia triste vedere che i familiari delle vittime continuino a non trovare giustizia, evidenziando gli sforzi infruttuosi della magistratura e degli avvocati per svelare la verità.
La presidente ha sottolineato che la collaborazione da parte degli Stati alleati, che avevano aerei da guerra nei cieli di Ustica, è stata fondamentale per risolvere il caso. Di fronte a questa mancanza di supporto nella ricerca della verità, Bonfietti ha compartito il sentimento di oltraggio per la dignità nazionale compromessa. Rivolgendosi al governo italiano, ha chiesto un impegno costante per ottenere la giustizia necessaria e per onorare la memoria delle vittime.
Le dichiarazioni politiche e le sfide future
La richiesta di archiviazione ha sollevato un’ondata di reazioni anche nel mondo politico. Walter Verini, capogruppo del Partito Democratico in Commissione Antimafia, ha espresso la speranza che questa richiesta non venga accolta. Verini ha invitato il governo italiano a muoversi rapidamente per ottenere la collaborazione necessaria da parte dei Paesi alleati, i cui aerei erano in volo la notte della strage. Ha rimarcato l’urgenza di chiarire che il DC-9 Itavia, destrutturato in un contesto di guerra, è stato abbattuto in un’operazione militarmente confusa.
Il senatore ha fatto riferimento ai tentativi di ottenere informazioni complete nel corso degli anni, sottolineando come, a fronte di sforzi di vari governi italiani, si sia registrato un sostanziale silenzio da parte dei governi coinvolti. La sua dichiarazione mette in evidenza che i familiari delle vittime continuano a lottare per il riconoscimento della verità e della giustizia.
Le indagini sull’incidente di Ustica continuano a costituire un tema delicato e complesso, in cui il desiderio di verità si scontra con la mancanza di evidenze concrete e la cautela diplomatica delle nazioni coinvolte. La lotta per la verità e la giustizia continua, affinché le vittime di Ustica non vengano dimenticate.