Franco Battiato, icona della musica italiana, sarebbe nato 80 anni fa, e in occasione di questo significativo anniversario, il 12 marzo 2025, verrà presentata la biografia “Sacre Sinfonie, Battiato: Tutta la storia” a cura di Fabio Zuffanti. Questa opera è destinata a diventare il riferimento principale per chi desidera conoscere in modo approfondito la vita e la carriera di una delle figure più influenti della musica contemporanea. Attraverso quasi 500 pagine, Zuffanti ripercorre quelli che furono i momenti chiave dell’esistenza di Battiato, non solo come artista, ma anche come uomo che ha saputo mescolare arte, esperienze personali e questioni sociali.
Un artista visionario: Gli inizi e le influenze
Nato in un piccolo comune siciliano negli anni ’40, Battiato mostra fin da giovane un carattere sognatore e visionario. Le sue prime interazioni con la musica si intrecciano con eventi significativi della sua adolescenza, come il drammatico incidente che lo privò della carriera calcistica promettente, segnando l’inizio di un percorso diverso. Trasferitosi a Milano nel 1964 in cerca di opportunità, Battiato affronta anni di lavori occasionali, mentre coltiva la sua passione per la musica. La prima incisione arriva da un lavoretto come fattorino, un ponte tra un passato da dilettante e un futuro sempre più luminoso.
La sua amicizia con figure del calibro di Giorgio Gaber si rivelò determinante: Gaber gli suggerì di adottare il nome d’arte Franco, per evitare confusioni con Francesco Guccini. Durante il suo servizio militare, la chiamata della sperimentazione si fa strada: un viaggio a Londra per acquistare un sintetizzatore – un gesto audace che avrebbe potuto costargli conseguenze severe – segna l’ingresso di Battiato in un mondo nuovo, in cui elettronica, prog e psichedelia si intrecciano alle sue creazioni.
La sua capacità di esplorare e combinare generi diversi emerge in modo tra il contemplativo e il provocatorio, da un lato, il desiderio di rimanere nella nicchia, dall’altro, la necessità di affermarsi come una popstar con intenzioni chiare e mirate.
Il successo pop e le riflessioni artistiche
Il primo incontro di Battiato con la EMI vide l’artista affermare: “Sono venuto qui per avere successo, ditemi come devo fare e lo faccio“. Questa determinazione segna il cambiamento in un panorama musicale italiano che, fino ad allora, aveva visto il pop relegato a una dimensione più banalizzata. Gli anni ’80 segnarono un nuovo corso per la sua musica, che si distinse non solo per la sua fruibilità ma anche per la sua sostanza.
Battiato operava in un interstizio unico nel quale mescolava generi disparati, dal cantautorato al pop, dal rock all’elettronica, senza mai fermarsi veramente in uno di essi. I suoi cambi di direzione improvvisi, lontani dall’essere mere contraddizioni, riflettevano una continua ricerca d’identità che sfidava le aspettative. La musica di Battiato ha viaggiato attraverso decenni, toccando corde profondamente radicate nel pubblico, mettendo in discussione i confini della musica leggera.
In Europa, la sua influenza si diffuse ulteriormente grazie al sostegno di Karlheinz Stockhausen, che ne incoraggiò lo studio della teoria musicale. Negli Stati Uniti, il noto musicista Frank Zappa ne riconobbe il valore, regalando a Battiato un paio di stivaletti alati come incoraggiamento per la sua carriera. Questa rete di relazioni influenzò ulteriormente le sue scelte artistiche e lo portò a esplorazioni che nessun altro artista italiano aveva osato affrontare.
Battiato tra musica, spiritualità e impegno sociale
La carriera di Battiato non si esaurisce nella musica: il suo attivismo e il desiderio di esplorare la spiritualità sono componenti altrettanto rilevanti della sua identità. Se da un lato emergono influenze filosofiche e meditazione, dall’altro si consolidano i suoi legami con il mondo religioso. È ricordato, ad esempio, come il primo artista pop a esibirsi in Vaticano, manifestando la sua apertura verso temi di fede e spiritualità.
Allo stesso tempo, il suo impegno civile lo ha visto sostenere attivamente il Partito Radicale, affrontando questioni sociali di grande rilevanza. I suoi provocatori progetti estetici, come la campagna pubblicitaria di divani del 1971, divennero oggetto di discussione e controversie. Non solo la musica, ma anche la sua scelta di abbracciare il vegetarianismo dopo un inusuale scambio con un pesce rivela un approccio alla vita che ha sfidato le convenzioni.
Le sue esplorazioni artistiche abbracciano altre forme di espressione, dal cinema alla letteratura fino alla pittura, delineando così una figura complessa e sfaccettata. Battiato è stato, insomma, un artista poliedrico che si interfaccia sempre con il mondo attorno a lui, dai primi anni fino alla sua malattia.
“Sacre Sinfonie” è quindi non solo una biografia celebrativa, ma un’opera dedicata a tutti coloro che desiderano avvicinarsi per la prima volta all’universo Battiato, e un’occasione per i suoi fan di riscoprire un artista che ha segnato profondamente la musica italiana e la cultura contemporanea. Con il suo arrivo, si attende di esplorare nuovamente il percorso artistico di una delle figure più iconiche del panorama musicale.