Dal primo marzo 2025, Milano ha avviato una significativa iniziativa per favorire l’inclusione delle persone transgender e non binarie nel trasporto pubblico. Grazie a questa nuova politica, gli abbonamenti per bus e metrò potranno riportare il nome scelto da queste persone, permettendo così di affermare la propria identità di genere al posto del nome registrato all’anagrafe. Un passo importante nel cammino verso l’autodeterminazione e l’uguaglianza.
Il valore dell’autodeterminazione
L’adozione di questa misura si inserisce in un’ampia strategia del Comune di Milano, che include interventi a livello di scuole e università. L’obiettivo è garantire la libertà di esprimere e vivere la propria identità. Questo significa non solo riconoscere i diritti delle persone ma anche creare un ambiente in cui tutte le identità siano rispettate e celebrate. Un anno fa, il Comune aveva già introdotto questa possibilità per i suoi dipendenti, segnando un passo importante per l’inclusione all’interno delle istituzioni pubbliche.
Combattere la discriminazione nel trasporto pubblico
La nuova normativa rappresenta una soluzione concreta per affrontare il tema della discriminazione. In situazioni di controllo, le persone trans e non binarie potranno esibire la propria tessera con il nome scelto senza dover esibire il documento di identità, a meno che l’abbonamento non risulti non valido. Questo evita possibili episodi di disagio e permette a ciascun individuo di sentirsi più a proprio agio e rispettato nel proprio percorso quotidiano, riducendo il rischio di discriminazione.
Un esempio di Milano per le altre città
Arianna Censi, assessora alla Mobilità, ha sottolineato l’importanza del riconoscimento dell’identità di genere negli abbonamenti del trasporto pubblico. Questo gesto è un segno tangibile dell’impegno della città nel proteggere i diritti di tutti. Elena Lattuada, delegata alle Pari opportunità, ha evidenziato come questo passo si aggiunge al riconoscimento dell’identità alias già attuato per i dipendenti comunali, confermando Milano come un esempio luminoso di città inclusiva. Sempre più città italiane potrebbero seguire l’esempio di Milano, ampliando il riconoscimento della libertà di autodeterminazione delle persone.
La rete di supporto nelle istituzioni
Oltre alle iniziative sugli abbonamenti, Milano sta ampliando le sue politiche di inclusione attraverso programmi e collaborazioni con scuole e università, creando una rete di supporto essenziale per le persone che fanno parte della comunità LGBTQ+. Le misure destinate a promuovere l’inclusione sono parte di un processo più ampio che mira a garantire diritti e rispetto per tutti, rappresentando una risposta forte alle sfide che le persone transgender e non binarie affrontano quotidianamente.
Il nuovo sistema di abbonamento, quindi, non è solo un cambiamento pratico, ma è anche un simbolo di un impegno collettivo verso una società più equa, che riconosce e accetta le diversità in tutte le loro forme.