La campagna “Dire, fare, amare” lanciata da Coop si propone di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza dell’educazione alle relazioni nelle scuole. Questa iniziativa è parte del progetto ‘Close the gap’, giunto alla sua quinta edizione, che si concentra sulla parità di genere e sull’inclusione. È più di una semplice campagna di comunicazione, è un invito a riflettere sul valore dei diritti di espressione di tutti i bambini e le bambine, enfatizzando non solo il punto di vista femminile, ma anche le esigenze emotive degli maschietti.
L’importanza della consapevolezza emotiva
Elisabetta Camussi, docente di Psicologia sociale all’Università Milano Bicocca e presidente della Fondazione Ossicini, ha sottolineato come l’educazione alle relazioni debba mirare a rendere i giovani consapevoli dei propri diritti. Questi diritti comprendono non solo la libera espressione di sé, ma anche la necessità per i ragazzi di poter riconoscere e condividere le proprie emozioni. Spesso, i maschietti incontrano difficoltà nell’esprimere la fatica, la sofferenza o la preoccupazione riguardo alle proprie emozioni nelle relazioni, e ciò influisce negativamente sul loro sviluppo personale.
Riconoscere questa necessità è fondamentale in una società che spesso tende a imporre standard di comportamento rigidi sui ragazzi. Con una corretta educazione, i giovani possono imparare a comunicare le proprie emozioni e ad affrontare i loro sentimenti. Creare un contesto protettivo, dove i bambini si sentano al sicuro di esporre le loro fragilità, contribuisce a formare adulti più equilibrati e consapevoli. La campagna “Dire, fare, amare” si propone di affrontare queste tematiche cruciali attraverso percorsi di formazione ad hoc.
Il ruolo della scuola nell’educazione relazionale
La scuola riveste un’importanza centrale nell’educazione alle relazioni. È in questo ambiente che i bambini iniziano a interagire con i coetanei e a creare legami. Le istituzioni scolastiche devono farsi carico della responsabilità di offrire un’educazione che abbracci la diversità e migliori la comunicazione tra tutti gli alunni. Con l’iniziativa “Dire, fare, amare”, si intende promuovere strumenti educativi che sensibilizzino sia i docenti che gli studenti sui temi della parità di genere e delle relazioni sane.
Investire nell’educazione alle relazioni significa anche fornire ai docenti gli strumenti per affrontare tematiche complesse come il rispetto, l’ascolto e la comprensione reciproca. Una formazione adeguata può fornire ai docenti le chiavi per gestire situazioni delicate, coinvolgendo gli studenti nella costruzione di un dialogo aperto e inclusivo. Le sfide sono molte, ma i benefici che derivano da un ambiente scolastico sano e rispettoso sono inestimabili.
La campagna “Dire, fare, amare” e i suoi obiettivi
Il progetto “Dire, fare, amare” si propone di affrontare in modo diretto l’educazione alle relazioni, ponendo l’accento sull’uguaglianza di genere e sull’inclusione. Il programma prevede attività che incoraggiano i giovani a riflettere sulle proprie emozioni e a esprimere le proprie esperienze in modo aperto. Gli obiettivi principali includono la sensibilizzazione sui diritti di espressione, la creazione di un ambiente scolastico inclusivo e l’incoraggiamento dei confronti tra maschile e femminile.
La comunicazione empatica gioca un ruolo chiave. Attraverso laboratori, incontri e attività pratiche, gli studenti vengono guidati a sviluppare abilità di ascolto attivo e di empatia. Questo approccio mira a formare individui capaci di creare relazioni significative e di rispettare la diversità. Educare alla comunicazione e all’ascolto non può che migliorare la qualità delle relazioni, contribuendo a costruire una società più coesa e rispettosa.
Un’iniziativa come “Dire, fare, amare” non solo rappresenta un passo significativo verso l’educazione alla parità di genere, ma offre strumenti per dare voce alle emozioni degli alunni, promuovendo un futuro in cui tutti possano sentirsi liberi di esprimersi senza timori.