Un libro che si addentra nell’anima di Lucio Dalla, una delle figure più iconiche della musica italiana, è “Lucio c’è” di Marcello Balestra. L’opera, edita da Mondadori Electa e composta da 300 pagine, offre una narrazione intima e personale del legame tra l’autore e il leggendario cantautore. Attraverso racconti, aneddoti e fotografie, il volume svela non solo l’artista, ma anche l’uomo che ha ispirato e arricchito le vite di chi lo ha conosciuto.
Il legame sincero tra Balestra e Dalla
Marcello Balestra ha incontrato Lucio Dalla nel 1980, alle Isole Tremiti, dando inizio a un’amicizia che ha durato più di tre decenni. Questo incontro ha segnato l’ingresso di Balestra nel mondo della musica, influenzando profondamente la sua vita professionale e personale. L’autore descrive la sua esperienza come un viaggio intimo, ricco di momenti condivisi e sinergie uniche.
Le pagine di “Lucio c’è” non si limitano a raccontare un’affermazione artistica, ma catturano l’essenza di un’amicizia profonda. Dalla non è solo la voce che ha incantato generazioni; è un mentore, un leader, uno spirito irrequieto che ha saputo circondarsi di talenti. Balestra narra episodi di rara autenticità, evidenziando la generosità di Dalla nel condividere il suo mondo musicale con tutti coloro che aveva accanto. La testimonianza di Balestra illumina momenti di vita vissuta, di risate e di sfide affrontate insieme, creando un affresco vivace della loro relazione.
Il dietro le quinte della creazione musicale
Una parte significativa del libro si concentra sul processo creativo che ha caratterizzato la carriera di Dalla. La narrazione si sposta dagli studi di registrazione della Fonoprint a Bologna, dove artisti di fama nazionale hanno dato vita a opere memorabili, fino ai concerti esplosivi che hanno emozionato il pubblico. Balestra offre uno sguardo privilegiato su ciò che accade oltre il palcoscenico, rivelando l’energia che pervadeva ogni esibizione, il sudore e la passione che accompagnavano la realizzazione di ogni brano.
Attraverso aneddoti, Balestra rende tangibile l’atmosfera frizzante che circondava la creatività di Dalla. Le collaborazioni con altri artisti, le prove prima dei concerti e la frenesia di un tour portano il lettore nel cuore pulsante della musica. Vengono raccontati anche i progetti visionari, come l’etichetta Pressing, che hanno segnato un’epoca e rappresentato un impulso per la scena musicale italiana. Dalla emerge così non solo come artista, ma come una figura che ha saputo forgiare un percorso per molti altri.
Le emozioni tra arte e vita
Le emozioni non mancano tra le pagine di “Lucio c’è“. Balestra riesce a trasmettere il calore umano che si respirava nei momenti di condivisione con Dalla, creando un’atmosfera di grande intimità. L’autore regala ai lettori una chiave di lettura unica sulla vita di Dalla, mettendo in luce la sua curiosità per il mondo e la capacità di accogliere ogni persona con cui entrava in contatto.
Le piccole storie personali si intrecciano ai momenti salienti della carriera di Dalla, creando un caleidoscopio di volti e esperienze che riflettono la multidimensionalità di un artista straordinario. Le parole di Walter Veltroni, nel suo intervento iniziale, riassumono perfettamente questo viaggio emotivo: “un’emozione che traspare e si insinua in ogni riga, in ogni capitolo“.
In un’epoca in cui la musica e le relazioni umane stanno subendo cambiamenti radicali, il racconto di Balestra sulla vita di Lucio Dalla si erge come un ricordo prezioso, una celebrazione della capacità dell’arte di unire e di ispirare. Le esperienze narrate sono un invito a riflettere sull’importanza delle relazioni e della creatività in un mondo che spesso sembra distante e disconnesso.
I lettori possono così scoprire un lato inedito di Dalla e del panorama musicale italiano, un viaggio attraverso le note e le emozioni che hanno caratterizzato un’epoca e che continuano a risuonare tra le generazioni.