Preoccupazione per la situazione sanitaria a Trapani
La provincia di Trapani sta vivendo un momento di forte preoccupazione sanitaria , accentuata da un caso emblematico che ha messo in evidenza l’inefficienza dei tempi di attesa per i referti istologici . Protagonista di questa vicenda è Maria Cristina Gallo, un’insegnante di 56 anni di Mazara del Vallo , costretta a intraprendere un lungo e doloroso percorso a causa di un tumore diagnosticato in fase avanzata. La sua storia ha inizio nel dicembre 2023, quando si sottopone a un intervento di isterectomia , ritenuto necessario per un fibroma all’utero.
Ritardi nei referti e cure necessarie
Nonostante le numerose richieste di aggiornamento all’ospedale di Mazara del Vallo , il referto istologico è arrivato solo nell’agosto 2024, quando la malattia di Maria Cristina era già progredita a uno stadio avanzato, con metastasi diffuse. Attualmente, la donna è costretta a viaggiare settimanalmente verso l’ Istituto Nazionale dei Tumori di Milano per ricevere le cure necessarie . “Ogni mercoledì mattina prendo un volo da Palermo per Milano e rientro a casa con l’ultimo volo della sera”, racconta con determinazione. Finora ha completato 15 cicli di chemioterapia e ne ha altri 15 programmati entro giugno 2025.
Interventi politici e promesse di cambiamento
La vicenda di Maria Cristina ha attirato l’attenzione anche a livello politico. L’onorevole Giorgio Mulè ( Forza Italia ) ha presentato un’interrogazione al Parlamento , portando il caso all’attenzione del sottosegretario alla Salute , Marcello Gemmato. Mulè , originario di Mazara del Vallo , ha incontrato personalmente Maria Cristina , esprimendole la propria solidarietà. Dopo l’incontro, ha riferito che il presidente della Regione , Renato Schifani, e il responsabile della sanità regionale , Alberto Faraoni, hanno assicurato che simili situazioni non dovranno ripetersi presso l’ ASP di Trapani .
Un altro caso che ha scosso la comunità
Un altro episodio che ha scosso la comunità è quello di Paolo Robino, un ex infermiere di 74 anni di Salemi , deceduto improvvisamente il 13 gennaio 2025 a causa di un infarto . Robino attendeva da quattro mesi il referto istologico dopo un intervento per l’asportazione di un tumore , effettuato il 24 settembre 2024 all’ospedale di Marsala . La notizia della sua morte ha suscitato indignazione , con Ferdinando Croce che ha affermato: “Chi ha sbagliato deve pagare”, sottolineando l’urgenza di una revisione dei processi sanitari nella provincia.
Un problema sistemico da affrontare
La situazione attuale evidenzia un problema sistemico che richiede un intervento urgente per garantire che i pazienti non debbano affrontare ritardi inaccettabili nei loro percorsi di cura. La salute dei cittadini deve essere una priorità, e la comunità di Trapani attende risposte concrete e azioni efficaci per evitare che simili tragedie si ripetano in futuro.