Un episodio inquietante ha scosso la comunità di Santo Stefano d’Aspromonte, in provincia di Reggio Calabria, nella notte tra il 15 e il 16 gennaio 2025. Un incendio, le cui cause sono ancora sotto indagine, ha ridotto in cenere la Jeep Avenger di don Vincenzo Attisano, il parroco della località. Le prime indagini indicano che l’incendio potrebbe essere di natura dolosa, ma le verifiche sono ancora in corso.
Dettagli dell’incendio
L’auto di don Vincenzo era posteggiata a breve distanza dalla chiesa e dalla canonica, situate nel cuore del paese. Fortunatamente, le fiamme non hanno intaccato l’edificio religioso, evitando così danni più gravi per la comunità. I vigili del fuoco sono intervenuti rapidamente, riuscendo a domare il rogo e a limitare i danni collaterali. Grazie alla prontezza dell’intervento, il fuoco non si è propagato ad altre vetture o edifici nelle vicinanze.
Indagini in corso
Le forze dell’ordine, in particolare i carabinieri, hanno avviato un’indagine per chiarire la situazione. Gli investigatori stanno raccogliendo testimonianze e prove per identificare i possibili responsabili di questo atto vandalico. Non si esclude che don Vincenzo, che dal 2022 svolge il suo ministero a Santo Stefano d’Aspromonte, possa essere convocato per fornire informazioni utili alle indagini. La comunità locale, colpita dall’evento, si sta mobilitando per sostenere il parroco e manifestare la propria solidarietà.
Reazioni della comunità
L’incendio ha suscitato una forte indignazione tra i residenti di Santo Stefano d’Aspromonte. Molti di loro si sono dichiarati sconvolti per quanto accaduto. La figura di don Vincenzo è molto stimata nella comunità, e questo episodio ha sollevato preoccupazioni riguardo alla sicurezza e al rispetto per i luoghi di culto. I cittadini stanno organizzando incontri per discutere della situazione e rafforzare il senso di comunità, dimostrando che, nonostante l’accaduto, la solidarietà e il supporto reciproco rimangono valori fondamentali.
L’attenzione è ora rivolta alle indagini in corso, con la speranza che gli autori di questo gesto possano essere identificati e portati di fronte alla giustizia. La comunità di Santo Stefano d’Aspromonte si mostra unita, pronta a difendere i propri valori e a proteggere i propri rappresentanti spirituali.