Ravenna, 3 marzo 2025 – La nave rigassificatrice BW Singapore ha nuovamente catturato l’attenzione all’orizzonte della spiaggia di Punta Marina. Dopo il suo arrivo al terminale Snam ex Petra venerdì scorso, sabato mattina alle 9 ha avuto luogo un’importante operazione di disormeggio, un test pratico previsto dalle procedure di sicurezza. Dopo aver trascorso 48 ore a 12 miglia dalla costa, oltre la piattaforma Garibaldi, questa mattina, alle 8, è stata presa in carico dai servizi tecnico-nautici e si prevede che venga riagganciata alla piattaforma entro la metà della giornata.
Condizioni meteo e sicurezza
La decisione di anticipare il disormeggio è stata presa in base alle previsioni meteorologiche, che per la notte tra sabato e domenica indicavano condizioni non conformi ai parametri di sicurezza stabiliti dal comandante della Capitaneria di porto, Michele Maltese. Anche l’ormeggio di venerdì si era svolto senza intoppi, e il disormeggio di sabato ha seguito lo stesso copione. Piloti, ormeggiatori e rimorchiatori, sotto la supervisione della Capitaneria, hanno monitorato ogni fase dell’operazione, che può essere gestita anche da remoto. Il capopilota Roberto Bunicci, il general manager della società di rimorchio Sers, Fabio Occhinegro, e il presidente del Gruppo Ormeggiatori, Alberto Antonelli, hanno espresso soddisfazione per l’esito positivo delle operazioni, evidenziando l’attenzione e la cura con cui ogni dettaglio è stato gestito.
Potenziali sviluppi e infrastrutture
I servizi tecnico-nautici saranno intensificati fino al completamento della diga frangiflutti, che garantirà un attracco sicuro per la BW Singapore e per le metaniere destinate al trasporto di gas naturale liquefatto, anche in condizioni meteorologiche avverse. La diga è realizzata da un raggruppamento temporaneo di imprese, con capofila RCM Costruzioni e la spagnola Acciona Construccion, che ha vinto l’appalto indetto dall’Autorità portuale.
L’infrastruttura avrà una lunghezza di 880 metri, una larghezza di 24 metri, un’altezza di 10,5 metri sopra il livello del mare e una profondità di 17 metri. I lavori sono previsti per concludersi entro il 2026. Nei prossimi giorni avrà inizio l’operazione più delicata e cruciale: il campo prove, che servirà a verificare l’efficacia della tecnica di consolidamento progettata per il fondale sotto la diga. Il basamento è stato dragato, portando il fondale da meno 15 a meno 17 metri. Per rinforzarlo, saranno iniettate colonne di ghiaia per circa dieci metri in profondità. Su questo fondale verrà posizionato uno strato di massi di diverse dimensioni, che sosterrà i cassoni riempiti di materiale inerte e, sopra di essi, il muro paraonde. Il contratto per la costruzione dell’infrastruttura ha un valore di 270 milioni di euro, a carico di Snam.