Cynthia Sleiter racconta l’emozione della sua prima nomination agli Oscar per Conclave

Cynthia Sleiter, set decorator italiana, è nominata agli Oscar per il film Conclave, affrontando sfide creative e preparandosi per un momento cruciale della sua carriera.
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Cynthia Sleiter esprime la sua gioia e sorpresa per la prima nomination agli Oscar 2025 per il film Conclave

Cynthia Sleiter, la talentuosa set decorator italiana, si appresta a vivere un momento cruciale nella sua carriera. Domani, 12 marzo 2025, parteciperà agli Oscar , dove ha ricevuto la sua prima nomination per il film *Conclave*, un thriller che indaga le complesse dinamiche dell’elezione papale, con la partecipazione di Ralph Fiennes . Le riprese si sono svolte in location suggestive come Roma , Cinecittà e la Reggia di Caserta . In un’intervista con l’ANSA, Cynthia ha condiviso le sue emozioni e i ricordi legati a questo traguardo.

Un percorso di successi e sfide

Originaria di Edimburgo , Cynthia Sleiter si è trasferita a Roma all’età di sei anni, dove ha intrapreso un percorso formativo all’ Accademia di Belle Arti . Qui ha affinato le sue competenze artistiche, avviandosi nel mondo del cinema . La sua carriera ha preso il volo quando ha lavorato come assistente dell’arredatore per il film *L’Ultimo Imperatore*, che nel 1988 ha trionfato agli Oscar , conquistando numerosi premi, tra cui Miglior Film e Miglior Regia . “Era un momento incredibile, e ora, a 66 anni, spero che la storia si ripeta”, ha dichiarato Sleiter, riflettendo sulla sua lunga carriera che l’ha vista collaborare con registi di fama mondiale come Bernardo Bertolucci , Ridley Scott e Martin Scorsese .

La sfida della Cappella Sistina

Uno dei maggiori ostacoli affrontati durante la realizzazione di *Conclave* è stata la ricostruzione della Cappella Sistina in un tempo record di dieci settimane. “Non avrei potuto farcela senza una squadra di pittrici straordinarie”, ha spiegato Sleiter. La scena culminante del film richiedeva un’esplosione, e il team ha dedicato un’intera giornata alle riprese, eseguendo quattro take e ripristinando la scena ogni volta. “Abbiamo dovuto calcolare con precisione la violenza della detonazione e la quantità di detriti da far cadere”, ha aggiunto, descrivendo i dettagli tecnici del lavoro.

La Cappella Sistina è un luogo iconico, ma i locali di Casa Santa Marta , dove si riuniscono i cardinali durante i conclavi, sono meno noti. “Abbiamo ricostruito tutto da zero nel teatro di Cinecittà che ospitava la Sistina. Volevamo dare al convento un’atmosfera simile a *Shining*, con corridoi lunghi e stanze segrete”, ha detto Sleiter, mentre descriveva il processo di ricerca e selezione degli oggetti di scena , come telefoni e abat jour , per rendere l’ambientazione il più realistica possibile.

Preparativi per la cerimonia degli Oscar

Con l’avvicinarsi della cerimonia degli Oscar , Cynthia ha già scelto un abito fucsia di Pucci e ha preparato un discorso per l’eventualità di una vittoria. “Se salissi sul palco per ritirare la statuetta, sarebbe Suzie a parlare. Quando abbiamo vinto il Bafta a Londra , aveva già scritto un breve ringraziamento, quindi siamo a posto”, ha commentato, rivelando un sorriso di sollievo. Tuttavia, il nervosismo è palpabile. “È un po’ come la notte prima degli esami”, ha detto, lanciando uno sguardo affettuoso verso suo figlio diciottenne che la accompagna. “Dopo questa esperienza, torneremo a Roma e lui dovrà concentrarsi sulla maturità . Per me, invece, il peggio è passato; ora è solo divertimento”.

Cynthia Sleiter si trova quindi a un passo da un riconoscimento che potrebbe segnare un nuovo capitolo della sua carriera, portando con sé non solo il peso della sua esperienza, ma anche la gioia di un percorso che l’ha vista crescere e affermarsi nel mondo del cinema .

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