Il recente scontro tra Donald Trump e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha provocato una reazione immediata e decisa da parte dell’Unione Europea, che ha manifestato il proprio sostegno a Kiev. Il premier polacco Donald Tusk è stato il primo a esprimere la sua solidarietà sui social media, evidenziando che l’Ucraina non è sola in questo momento critico. Questo gesto ha innescato una serie di dichiarazioni di sostegno da parte di diversi leader europei, pronti a rispondere all’affronto subito da Zelensky durante un incontro alla Casa Bianca con Trump e il senatore JD Vance.
Il sostegno dell’europa
Un gran numero di leader europei ha manifestato il proprio appoggio all’Ucraina. Il premier spagnolo Pedro Sánchez ha dichiarato su X che “l’Ucraina può contare sulla Spagna“, mentre il primo ministro svedese Ulf Kristersson ha sottolineato l’importanza della lotta dell’Ucraina per la libertà di tutta l’Europa. Anche i leader di Lituania, Repubblica Ceca, Belgio e Portogallo hanno espresso il loro sostegno. Non solo i membri dell’Unione Europea, ma anche i leader di paesi come Moldavia e Georgia, che si trovano in una posizione vulnerabile rispetto alla Russia, hanno fatto sentire la loro voce in favore di Kiev.
Il cancelliere tedesco in pectore, Friedrich Merz, ha comunicato su X che “l’Ucraina può contare su di noi, sia nei momenti buoni che in quelli difficili”. Il presidente francese Emmanuel Macron ha affermato che è giunto il momento di un’Europa forte e unita, mentre la Presidente del Consiglio italiana, Giorgia Meloni, ha proposto un vertice urgente tra Stati Uniti, Stati europei e alleati per affrontare le sfide attuali, a partire dalla situazione in Ucraina. Il ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, ha esortato alla calma, evidenziando l’importanza di mantenere i nervi saldi in questo periodo di alta tensione.
La reazione di bruxelles
La risposta di Bruxelles è stata rapida e coordinata. I presidenti delle principali istituzioni europee, Ursula von der Leyen, Roberta Metsola e António Costa, hanno pubblicato un messaggio congiunto sui social, esprimendo solidarietà a Zelensky e promettendo di continuare a lavorare per una pace giusta e duratura. Durante una telefonata, Costa ha invitato Zelensky a partecipare a un summit straordinario dei leader europei, previsto per giovedì prossimo, per rafforzare il sostegno all’Ucraina.
Questa situazione ha messo in luce una crescente frattura tra l’Unione Europea e gli Stati Uniti, con l’alleanza transatlantica che sembra vacillare. La capo della diplomazia europea, Kaja Kallas, ha dichiarato che è evidente che il mondo libero ha bisogno di un nuovo leader e che spetta agli europei raccogliere questa sfida. In contrasto, il premier ungherese Viktor Orbán, noto per la sua vicinanza al Cremlino, ha elogiato Trump per il suo approccio alla pace, creando ulteriori tensioni all’interno dell’Unione.
Prossimi passi e difesa comune
In questo contesto di crescente tensione, i leader europei hanno programmato due importanti incontri per discutere della difesa comune, cruciale per la sicurezza dell’Ucraina. Il primo incontro si svolgerà a Londra, dove il premier britannico Keir Starmer ospiterà un gruppo ristretto di leader, mentre il secondo è fissato per il 6 marzo a Bruxelles, dove si terrà una riunione straordinaria del Consiglio europeo. Durante queste riunioni, i leader discuteranno di opzioni concrete per rafforzare la difesa europea, con particolare attenzione al supporto militare per Kiev.
Le discussioni tra i rappresentanti dei 27 paesi membri sono già in corso, con l’obiettivo di elaborare un piano che preveda decisioni chiare e finanziamenti sostanziali per la difesa. La Commissione Europea è attesa a presentare le opzioni finanziarie disponibili, che potrebbero includere anche finanziamenti comuni per sostenere le spese in difesa. La situazione attuale ha reso evidente che l’Europa deve agire con determinazione per affrontare le sfide future e garantire la sicurezza del continente.