La fioritura degli alberi di pesca Saturnia sta attirando un numero sempre maggiore di visitatori, unendo la bellezza del paesaggio marchigiano all’agricoltura di qualità. Questo fenomeno, che ha avuto inizio nei giorni scorsi, raggiungerà il suo apice nella prima settimana di marzo 2025, per poi continuare fino alla fine del mese, a seconda delle varietà di pesche. I pescheti di Saturnia, gestiti dall’azienda agricola Eleuteri di Civitanova Marche, sono diventati un punto di riferimento per turisti, scolaresche e appassionati, desiderosi di ammirare il suggestivo spettacolo dei boccioli rosa in fiore.
Il valore dell’agricoltura di qualità
Marco Eleuteri, insieme alla sorella Laura, guida l’azienda di famiglia e mette in evidenza l’importanza dell’agricoltura di qualità per valorizzare il paesaggio locale. “La nostra passione per le pesche piatte è iniziata oltre quarant’anni fa, quando nostro padre, Giorgio Eleuteri, piantò le prime varietà nella nostra azienda”, racconta Marco. “Già allora si percepiva il potenziale di questo frutto, che si è manifestato negli anni ’80 con l’introduzione della varietà Stark Saturn® dagli Stati Uniti. Questo ha dato vita a un progetto di miglioramento genetico in collaborazione con l’Istituto Sperimentale di Frutticoltura di Roma, culminato nella creazione della serie Ufo“.
Negli ultimi anni, la Spagna ha consolidato la sua posizione di leader nella produzione di pesche a livello europeo, grazie a significativi investimenti nel settore. Tuttavia, l’Italia, grazie agli sforzi dell’azienda Eleuteri e di altri produttori, sta rapidamente guadagnando terreno nel mercato delle pesche piatte, diventando un attore di rilievo.
Le aree di fioritura
Le colline intorno a Monte Urano, in provincia di Fermo, rappresentano il cuore pulsante della produzione di pesca Saturnia, con oltre 80.000 alberi in un grande impianto noto come “anfiteatro delle pesche Saturnia”. Altre aree significative includono Montecosaro e Porto Potenza Picena, in provincia di Macerata, con circa 60.000 alberi, e Montegranaro, che contribuisce con 15.000 piante. In totale, si contano 155.000 alberi coltivati su una superficie di 105 ettari, con una produzione prevista di oltre 3 milioni di chili per la stagione 2025, di cui 2,6 milioni di chili di pesca Saturnia e 400.000 chili della varietà nettarina Saturnia.
Nel 2023, la fioritura è stata accompagnata da un evento suggestivo: l’accensione di oltre diecimila fiaccole che hanno illuminato le colline durante le gelide notti primaverili, un’iniziativa volta a proteggere il raccolto dalle gelate tardive.
Un patrimonio da valorizzare
Andrea Leoni, sindaco di Monte Urano, esprime il suo orgoglio per la presenza della pesca Saturnia nel comune. “Questa varietà rappresenta una delle eccellenze agronomiche delle Marche e siamo felici di far parte della filiera produttiva”, afferma. “La fioritura è un momento cruciale per valorizzare le nostre produzioni, unendo la bellezza naturale con l’eccellenza agricola”.
La pesca Saturnia, evoluzione della pesca Tabacchiera originaria della Sicilia, è stata introdotta nel 1985 nelle colline attraversate dal fiume Chienti, tra le province di Macerata e Fermo. I comuni di Monte Urano, Montecosaro, Montegranaro, Potenza Picena e Civitanova Marche sono i principali produttori di questa varietà, considerata un gioiello della gastronomia marchigiana. Grazie alle sue caratteristiche organolettiche uniche, la pesca Saturnia ha attirato l’attenzione di chef di fama, che l’hanno inserita nei loro menù, contribuendo a promuovere la frutta di qualità e nuove modalità di consumo.