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Salgono a 127 i musei accreditati in Emilia-Romagna, grazie all’aggiunta di dieci nuove strutture e al rinnovo dell’accreditamento per 96 musei già riconosciuti nel 2022. Questo significativo risultato è stato reso possibile dalla Regione, attraverso il Settore Patrimonio culturale, che annualmente offre l’opportunità di riconoscere standard uniformi di qualità, facilitando così l’ingresso di nuove istituzioni museali. La distribuzione dei musei accreditati per provincia è la seguente: 25 a Bologna, 13 a Forlì-Cesena, 10 a Ferrara, 13 a Modena, 5 a Piacenza, 24 a Parma, 18 a Ravenna, 9 a Reggio Emilia e 10 a Rimini. L’assessora regionale alla Cultura, Gessica Allegni, ha commentato questi risultati, evidenziando come i numeri riflettano un sistema culturale dinamico e robusto, impegnato nella continua promozione dei servizi culturali.
Nuovi musei accreditati
Le nuove accreditazioni riguardano diverse province, tra cui Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Forlì-Cesena e Ferrara. Tra le nuove entrate si distingue la Camera di San Paolo di Parma, celebre per gli affreschi del Correggio. Anche la Pinacoteca civica Il Guercino di Cento, in provincia di Ferrara, ha riaperto dopo undici anni di chiusura a causa del sisma del 2012, presentando nuovi allestimenti che mettono in mostra una delle più ampie collezioni di opere di Guercino al mondo. Un’altra struttura di rilievo è il Museo Mons. Domenico Mambrini di Galeata, situato nel Convento dei Padri Minori di Pianetto, che arricchisce l’offerta culturale della provincia di Forlì-Cesena.
Accreditamenti privati e musei del cibo
Un numero significativo di nuovi accreditamenti proviene da istituzioni di natura privata. La Galleria Ricci Oddi di Piacenza, che ospita opere di artisti come Klimt e Boccioni, rappresenta un esempio di come il patrimonio culturale privato possa arricchire il sistema museale regionale. Altre strutture di interesse includono la Casa dei Burattini di Otello Sarzi di Cavriago, che offre un nuovo percorso espositivo con materiali di scena e burattini, e il Museo del Fungo Porcino a Borgo Val di Taro, insieme al Museo del Tartufo di Fragno a Calestano. Questi ultimi fanno parte della rete dei nove Musei del Cibo, che promuovono un percorso che unisce gastronomia, natura, arte e storia della provincia di Parma.
Eccellenze museali ecclesiastiche
Non mancano, infine, le eccellenze del patrimonio ecclesiastico, rappresentate da musei di grande rilevanza come i Musei del Duomo di Modena, il Kronos Museo della Cattedrale di Piacenza e il Mcm Museo Collezione Mazzolini, situato nell’ex Monastero dell’Abbazia di San Colombano di Bobbio. Queste istituzioni non solo conservano opere d’arte di inestimabile valore, ma svolgono anche un ruolo fondamentale nella valorizzazione della storia e della cultura religiosa della regione.
Con il costante impegno della Regione Emilia-Romagna nel promuovere e sostenere il sistema museale, il panorama culturale regionale si arricchisce di nuove opportunità per residenti e visitatori, confermando l’importanza dei musei come custodi della memoria e della creatività.