Incontro a Washington: Starmer e la pace tra Russia e Ucraina
Washington, 28 febbraio 2025 – Durante una visita nella capitale americana, il primo ministro britannico Keir Starmer ha delineato la sua posizione sulla questione della pace tra Russia e Ucraina, in un contesto di cordialità e apertura commerciale. Starmer ha messo in evidenza l’importanza di una pace duratura, avvertendo che non deve risultare vantaggiosa per l’aggressore.
Il concetto di “vincere la pace”
Richiamando il principio di “vincere la pace “, risalente alla Seconda Guerra Mondiale nel Regno Unito , Starmer ha affermato: “Dobbiamo assicurarci che la pace non compensi l’aggressore o incoraggi regimi autocratici come quello dell’Iran“. Il premier britannico ha cercato di convincere il presidente Donald Trump sull’importanza di una strategia che non solo ponga fine al conflitto, ma che stabilisca anche un equilibrio di potere sostenibile.
Stabilità internazionale e diplomazia
Starmer ha sottolineato come la stabilità internazionale dipenda dalla capacità di affrontare le aggressioni con decisione, evitando che la diplomazia diventi un premio per chi ha violato i principi della sovranità e del diritto internazionale . Ha esortato gli Stati Uniti a mantenere una posizione ferma nei confronti della Russia , evidenziando che una pace giusta deve poggiare su basi solide e non su compromessi che potrebbero incentivare ulteriori violazioni.
Cooperazione internazionale e impegno per la democrazia
La discussione ha abbracciato anche altri temi globali, con Starmer che ha evidenziato la necessità di una cooperazione internazionale più forte per affrontare le sfide poste da regimi autoritari. La sua visita a Washington rappresenta un passo cruciale per rafforzare i legami tra Regno Unito e Stati Uniti , riaffermando un impegno condiviso verso la democrazia e la stabilità nel mondo.
Vigilanza della comunità internazionale
In questo contesto, il primo ministro britannico ha ribadito che la comunità internazionale deve rimanere vigile e pronta a rispondere a qualsiasi tentativo di destabilizzazione, affinché la pace non diventi un mero strumento di legittimazione per chi ha scelto la via dell’aggressione.