Indagine su quattro operatori sanitari
Quattro operatori sanitari sono attualmente oggetto di un’inchiesta avviata dalla Procura della Repubblica di Cosenza, in relazione alla tragica morte di Salvatore Iaccino, un noto ultras del Cosenza. L’evento si è verificato il 17 febbraio 2025, quando Iaccino ha deciso di porre fine alla sua vita mentre era ricoverato nella casa di cura privata “Villa degli Oleandri” a Mendicino.
Le persone coinvolte
Tra le figure coinvolte nell’indagine figurano un medico, due operatori socio-sanitari e un infermiere della struttura. A questi professionisti viene contestato il reato di omicidio colposo, un’accusa che solleva interrogativi sulla loro condotta e sulle responsabilità all’interno della casa di cura.
Autopsia e accertamenti
Il magistrato che conduce l’inchiesta ha ordinato un’autopsia sul corpo di Iaccino, eseguita dal medico legale Silvio Berardo Cavalcanti. Questo passaggio è cruciale per chiarire le circostanze della morte e per determinare eventuali responsabilità del personale sanitario.
La difesa dei familiari
I familiari di Salvatore Iaccino hanno deciso di intraprendere un’azione legale, costituendo un team di avvocati composto da Cristian Cristiano, Maurizio Nucci, Mattia Caruso e Angelo Nicotera. L’avvocato Cristiano ha dichiarato che sono state richieste misure cautelari, incluso il sequestro della documentazione amministrativa riguardante gli ordini di servizio, i turni di lavoro e le procedure adottate nella struttura. Queste azioni mirano a verificare possibili omissioni nella vigilanza e nel soccorso, che potrebbero aver influito sulla tragedia.
Impatto sulla comunità
La morte di Iaccino ha generato un acceso dibattito pubblico, evidenziando l’importanza di garantire elevati standard di assistenza e vigilanza nelle strutture sanitarie. La comunità locale attende con grande interesse gli sviluppi dell’inchiesta, sperando che si faccia chiarezza su quanto accaduto e che venga assicurata giustizia per Salvatore Iaccino e la sua famiglia.