Don Florin Cipca: Un appello di scuse e riflessione
“Chiedo scusa a tutti”: così ha esordito don Florin Cipca, parroco di Arcella, un comune in provincia di Avellino, dopo aver affrontato una difficile situazione che lo ha visto sospeso dal suo vescovo. La sospensione è scaturita da un episodio in cui è stato denunciato dai carabinieri per guida in stato di ebbrezza. In un’intervista con l’emittente locale Telenostra, don Florin ha voluto chiarire i dettagli della vicenda, esprimendo la sua gratitudine a monsignor Arturo Aiello, il suo vescovo, per avergli concesso una seconda opportunità. “Mi ha invitato a intraprendere un percorso di recupero terapeutico e a riflettere su come proseguire il mio ministero sacerdotale”, ha dichiarato.
La battaglia contro l’alcolismo
Don Florin, 45 anni, originario della Romania e residente in Irpinia da venti anni, ha aperto il suo cuore riguardo alla sua lotta con lalcolismo. “Durante il periodo del Covid-19 – ha spiegato – ho trascorso un mese e mezzo a letto, isolato da tutti. In quel momento, ho iniziato a bere, cercando di ubriacarmi per sfuggire a un desiderio di morte”. Questa confessione mette in evidenza le difficoltà personali che ha affrontato, rivelando l’impatto devastante che la pandemia ha avuto sulla sua vita.
La ricostruzione dell’incidente stradale
Il sacerdote ha anche fornito una ricostruzione dell’incidente stradale avvenuto domenica scorsa. Dopo aver celebrato la messa, don Florin si è recato a trovare alcuni amici ad Avellino, dove ha consumato alcuni bicchieri di amaro e uno spritz. “Sulla strada del ritorno verso Arcella, ho tamponato l’auto che mi precedeva, ma voglio sottolineare che non sono stato io a causare l’incidente”, ha chiarito. Questa affermazione solleva interrogativi sulla dinamica dell’incidente e sulla responsabilità del sacerdote, che ora si trova a dover affrontare le conseguenze delle sue azioni.
Un percorso di riscatto
La sospensione di don Florin rappresenta un momento cruciale nella sua vita e nel suo ministero. La decisione del vescovo di offrirgli un percorso di recupero terapeutico è un segnale di speranza e di possibilità di redenzione. Il sacerdote ha espresso il suo desiderio di lavorare su se stesso e di tornare a servire la comunità in modo positivo. “Voglio imparare da questa esperienza e diventare una persona migliore”, ha affermato, mostrando la sua determinazione a superare le avversità.
La vicenda di don Florin Cipca è un esempio di come le difficoltà personali possano influenzare la vita di un individuo, ma anche di come ci sia sempre la possibilità di riscatto e di cambiamento. La sua storia continua a suscitare interesse e solidarietà nella comunità di Arcella e oltre.