Roma, 27 febbraio 2025 – Il Papa, attualmente in degenza presso il Policlinico Gemelli, presenta uno stato di salute stabile. Oggi, al quattordicesimo giorno di ricovero, Francesco ha iniziato la giornata con una colazione e ha proseguito con le sue terapie, tra cui l’ossigenoterapia, che rimane un elemento chiave del suo trattamento. Fonti vicine al Vaticano confermano che il Pontefice è cosciente e ben informato riguardo alle attività che lo circondano, in particolare alle numerose iniziative di preghiera promosse dai fedeli.
Dettagli sul ricovero
Il ricovero del Papa al Policlinico Gemelli è iniziato il 14 febbraio 2025. Durante questo periodo, i medici hanno monitorato con attenzione le sue condizioni. Secondo le informazioni fornite dalla Sala Stampa della Santa Sede, il Papa ha dormito bene durante la notte e attualmente si trova in fase di riposo. La sua situazione è stata definita “stabile” rispetto alle comunicazioni precedenti. Sebbene non siano state segnalate visite recenti, il Pontefice è informato su quanto accade all’esterno, dimostrando un attivo interesse per le preghiere e il sostegno ricevuto dai fedeli.
Il benessere del Papa
Le fonti vaticane hanno evidenziato che, nonostante le sue condizioni, il Papa mantiene un umore positivo. Francesco è stato avvistato seduto in poltrona, segno di un certo grado di comfort e stabilità. La sua routine quotidiana include non solo il riposo, ma anche la partecipazione attiva alle terapie e agli esami medici programmati. Nel pomeriggio è atteso un nuovo aggiornamento medico, che fornirà ulteriori dettagli sulla sua salute e sui risultati delle analisi in corso.
Il supporto dei fedeli
La comunità cattolica e i fedeli di tutto il mondo continuano a manifestare il loro sostegno e le loro preghiere per il Papa. Le iniziative di preghiera si sono intensificate, con molti che si uniscono in momenti di riflessione e invocazione per la sua pronta guarigione. La presenza di un forte supporto spirituale è cruciale in questo momento delicato, e il Papa stesso ha dimostrato di essere consapevole di questo affetto, ricevendo conforto dalle manifestazioni di solidarietà.