Due insegnanti di Palma Campania , un comune della provincia di Napoli , sono state raggirate da un uomo che si è finto un intermediario, incassando ben 11mila euro . Le donne, di 41 e 43 anni , avevano investito in un corso di specializzazione per diventare insegnanti di sostegno, completando con successo le lezioni online e superando l’esame finale con punteggi eccellenti. Tuttavia, il certificato ricevuto si è rivelato un falso, costringendo le insegnanti a lavorare senza avere il diritto di farlo.
La scoperta della truffa
La verità è emersa quando uno dei quattro istituti scolastici, dove una delle due insegnanti ha prestato servizio per 18 mesi , ha deciso di verificare la validità del certificato di Tirocinio Formativo Attivo per il Sostegno . Questo controllo ha svelato che il documento era stato manomesso, dando il via a indagini da parte delle autorità competenti. Le insegnanti, ignare del raggiro, avevano svolto il loro lavoro convinte di possedere un titolo legittimo.
Le indagini dei carabinieri
I carabinieri della stazione di San Giuseppe Vesuviano hanno avviato un’inchiesta per chiarire la situazione. Attraverso indagini meticolose, sono riusciti a rintracciare e denunciare l’uomo di 52 anni che ha orchestrato la truffa. Quest’ultimo ha incassato una somma significativa, richiedendo mille euro per l’iscrizione al corso e 4.500 euro come saldo finale, per un totale di 11mila euro . Le autorità stanno ora indagando su quanti altri insegnanti possano essere stati coinvolti nella stessa frode, sottolineando l’urgenza di implementare controlli più severi nel settore.
Le conseguenze della truffa
Questa vicenda solleva interrogativi sulla validità dei titoli di studio e sulla necessità di un sistema di verifica più efficiente. Potrebbero essere molti gli insegnanti che, a causa di controlli inadeguati, si trovano a prestare servizio senza le qualifiche necessarie. Le istituzioni scolastiche e le autorità competenti sono ora chiamate a collaborare per prevenire simili episodi in futuro. La situazione mette in evidenza la vulnerabilità del sistema educativo e l’importanza di garantire che solo personale qualificato possa accedere a ruoli così delicati come quello dell’insegnante di sostegno.