25 Febbraio 2025
23:07
Il 25 febbraio 2025, a Castignano, in provincia di Ascoli Piceno, si è svolta un’ulteriore ispezione nell’abitazione di Massimo Malavolta, 48 anni, accusato dell’omicidio della moglie Emanuela Massicci, 45 anni, avvenuto il 19 dicembre 2024. Questo femminicidio ha profondamente colpito la comunità locale, dando avvio a un’indagine meticolosa da parte della Procura.
Il sopralluogo, che ha avuto una durata di oltre due ore, è stato ordinato dalla Procura di Ascoli Piceno e ha visto la partecipazione di Carabinieri, esperti della magistratura e della difesa. Durante l’ispezione, sono stati sequestrati oggetti di rilevanza investigativa, tra cui manufatti taglienti come piccole accette. Anche se non sono state rinvenute tracce organiche evidenti, le analisi di laboratorio che seguiranno saranno cruciali per chiarire i dettagli dell’incidente.
L’obiettivo principale di questo sopralluogo era quello di raccogliere nuovi elementi utili a ricostruire la dinamica dell’aggressione e a verificare se Emanuela Massicci avesse già subito violenze in precedenza da parte del marito. La Procura sta cercando di ottenere una comprensione più chiara della situazione familiare e delle problematiche che hanno portato a questo tragico epilogo.
Valutazione della capacità di intendere e volere
In concomitanza con le indagini, si è svolto un secondo incontro per valutare la capacità di intendere e volere di Massimo Malavolta, al fine di stabilire la sua idoneità a sostenere un processo. Durante questo incontro, sono stati esaminati aspetti legati alla sua vita personale, ai rapporti familiari e ai problemi comportamentali emersi in gioventù, inclusi i quattro anni di servizio militare.
Questa valutazione è fondamentale per comprendere il contesto psicologico dell’imputato e per determinare se possa essere considerato responsabile delle sue azioni. La complessità della situazione familiare e le eventuali problematiche di salute mentale di Malavolta sono fattori che la magistratura sta esaminando con grande attenzione.
Affidamento dei figli e procedimenti legali
Il 25 febbraio 2025, si è tenuta anche un’udienza presso il Tribunale per i minori di Ancona, dove è stato confermato il collocamento dei due figli piccoli della coppia presso i nonni materni. Inoltre, il tribunale ha disposto il supporto necessario anche per i nonni, che si trovano in una situazione difficile a causa degli eventi recenti.
I minori sono stati ufficialmente affidati ai servizi sociali dell’Unione dei Comuni della Vallata del Tronto, con la potestà genitoriale sospesa per il padre. Il giudice ha preso tempo per decidere sulla richiesta di Malavolta di poter mantenere contatti telefonici con i figli, una questione delicata che richiede un’attenta valutazione del benessere dei minori.
Massimo Malavolta, operaio di una fabbrica della zona industriale, ha commesso l’omicidio all’interno della loro abitazione lungo la strada provinciale 73. Dopo il delitto, ha tentato di togliersi la vita tagliandosi le vene. I figli, di 11 e 10 anni, sono stati i primi a contattare i soccorsi, aprendo la porta ai Carabinieri allertati dai familiari di Malavolta. All’arrivo, i Vigili del fuoco hanno dovuto forzare la porta della camera matrimoniale, trovando la scena del crimine e il marito con i vestiti insanguinati.