Il 25 febbraio 2025, la Repubblica Democratica del Congo ha affrontato un’epidemia di una malattia sconosciuta, che ha già causato la morte di oltre 50 persone in sole 48 ore. Le autorità sanitarie locali, in collaborazione con l’ Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), stanno conducendo indagini approfondite per identificare la causa di questa emergenza sanitaria. Le prime analisi hanno escluso la presenza dei virus Ebola e Marburg , ma la situazione continua a essere critica e in evoluzione.
Focolai di infezione e decessi
La provincia di Équateur ha visto emergere due distinti focolai . Il primo è stato registrato nel villaggio di Boloko , dove tre bambini, tutti di età inferiore ai cinque anni, sono deceduti dopo aver consumato carcasse di pipistrello. I sintomi iniziali manifestati dai bambini includevano febbre , mal di testa e diarrea , che si sono rapidamente aggravati, portando a segni emorragici come emorragia sottocongiuntivale e vomito con sangue. Nei giorni successivi, altri quattro decessi sono stati segnalati nello stesso villaggio, coinvolgendo ragazzi tra i 5 e i 18 anni, tutti con sintomi simili.
Il secondo focolaio è stato individuato nel villaggio di Bomate , sempre nella provincia di Équateur , dove sono stati registrati 419 casi sospetti e 45 decessi in meno di un mese. Di questi, circa la metà dei decessi si è verificata entro 48 ore dall’insorgenza dei sintomi. Le autorità sanitarie stanno monitorando attentamente la situazione, poiché il numero dei casi continua a crescere.
Analisi e sospetti
Le indagini preliminari hanno escluso i virus Ebola e Marburg , ma la preoccupazione per un agente infettivo o tossico rimane alta. L’OMS ha comunicato che le circostanze esatte dell’esposizione non sono ancora state chiarite e non sono stati identificati collegamenti epidemiologici tra i casi nei due focolai. Questo rende la situazione ancora più complessa e difficile da gestire.
Le autorità sanitarie stanno esaminando diverse possibilità per determinare la causa della malattia. Si sospetta che possa trattarsi di una malattia zoonotica , ovvero trasmessa dagli animali agli esseri umani, in particolare in aree dove il consumo di animali selvatici è comune. Le diagnosi differenziali in fase di indagine includono malaria , febbre emorragica virale , intossicazione alimentare o idrica , febbre tifoide e meningite . Il sequenziamento metagenomico è attualmente in corso per identificare l’agente patogeno responsabile.
Sintomi e impatto sulla salute pubblica
I sintomi della malattia non identificata comprendono febbre , brividi , mal di testa , dolori muscolari , sudorazione , naso che cola , rigidità del collo , tosse , vomito , diarrea e crampi addominali . Secondo le autorità sanitarie, questi sintomi possono rapidamente evolvere in complicanze emorragiche, con un tasso di mortalità preoccupante. Circa il 48,9% dei decessi si è verificato entro 48 ore dall’insorgenza dei sintomi, evidenziando la rapidità con cui la malattia può progredire. Serge Ngalebato , direttore medico del Bikoro Hospital , ha sottolineato l’importanza della situazione, definendola una minaccia significativa per la salute pubblica. La rapidità con cui i casi sono aumentati in pochi giorni ha destato allerta tra le autorità sanitarie e la popolazione locale, che ora teme ulteriori sviluppi dell’epidemia.
La situazione in Congo richiede un monitoraggio costante e l’implementazione di misure adeguate per contenere la diffusione della malattia e proteggere la salute della popolazione. Le indagini continuano, con la speranza di identificare al più presto la causa di questa emergenza sanitaria e prevenire ulteriori perdite di vite umane.