Unabomber, la prescrizione blocca i risarcimenti per le vittime degli attentati

Rinvio dell’udienza a Trieste complica il processo per gli attentati di Unabomber, attivando la prescrizione e negando risarcimenti alle vittime, tranne un’eccezione per un infermiere di Mestre.
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prescrizione e risarcimenti: le vittime degli attentati di unabomber in attesa di giustizia nel 2025

Rinvio dell’udienza e prescrizione degli attentati

Il recente rinvio dell’udienza del processo in corso a Trieste, ora fissato per il 15 settembre 2025, complica ulteriormente la situazione legata agli attentati attribuiti al noto terrorista conosciuto come Unabomber. Questo slittamento ha attivato la prescrizione per gli atti di terrorismo avvenuti nel 2005, poiché sono trascorsi vent’anni dai fatti. Di conseguenza, le vittime di 29 attentati, che si sono verificati tra il Veneto e il Friuli Venezia Giulia negli anni Novanta e Duemila, non avranno più la possibilità di richiedere risarcimenti.

Il processo e le preoccupazioni delle vittime

Il processo attuale si concentra su un’inchiesta bis riguardante Unabomber, un misterioso bombarolo che ha seminato il terrore in diverse località. La prescrizione, che scatta automaticamente al termine del periodo previsto dalla legge, esclude qualsiasi possibilità di ottenere un risarcimento per le vittime di questi atti violenti. Questa situazione ha sollevato forti preoccupazioni tra le famiglie delle vittime, che ora devono affrontare l’impossibilità di ricevere giustizia economica per i danni subiti.

Unica eccezione: l’infermiere di Mestre

Un’eccezione a questa difficile situazione è rappresentata dalla richiesta di risarcimento di un infermiere di Mestre, ferito il 6 maggio 2006 a Porto Santa Margherita, in provincia di Venezia. La sua posizione rimane attiva, mentre tutte le altre richieste rischiano di svanire a causa della scadenza dei termini legali.

Nuovi sviluppi nell’inchiesta

In un ulteriore sviluppo, il tribunale di Trieste ha deciso di rinviare di tre mesi l’incidente probatorio relativo alla nuova inchiesta su Unabomber, ora previsto per il 24 maggio 2025. Questo nuovo filone d’indagine coinvolge 11 persone iscritte nel registro degli indagati, a seguito della riapertura dell’inchiesta. I periti incaricati di analizzare il DNA sui reperti hanno richiesto questo rinvio per completare le loro indagini.

Un futuro incerto per le vittime

La situazione rimane complessa e delicata, con le vittime e le loro famiglie che si trovano a dover affrontare non solo il dolore per gli attentati subiti, ma anche l’assenza di un adeguato riconoscimento legale e risarcitorio. La comunità continua a chiedere giustizia, sperando che le indagini in corso possano portare a sviluppi significativi nel prossimo futuro.

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