Procura di Roma invia al tribunale denuncia di torture contro Almasri e membri del governo

La Procura di Roma denuncia il comandante libico Almasri e membri del governo italiano per favoreggiamento in un caso di torture, sollevando interrogativi sui diritti umani.
&Quot;Procura Di Roma Denuncia Torture Contro Almasri E Governo, Avviando Procedimenti Legali.&Quot; &Quot;Procura Di Roma Denuncia Torture Contro Almasri E Governo, Avviando Procedimenti Legali.&Quot;
denuncia di torture contro almasri e membri del governo: la procura di roma invia il caso al tribunale nel 2025

La Procura di Roma ha avviato un procedimento di denuncia al Tribunale dei Ministri nei confronti del comandante della polizia giudiziaria libica, Osama Almasri, e di alcuni membri del governo italiano. La denuncia, presentata il 3 febbraio 2025 da Lam Magok Biel Ruei, vittima e testimone di presunti atti di tortura, accusa la premier Giorgia Meloni e i ministri Carlo Nordio e Matteo Piantedosi di favoreggiamento.

Dettagli della denuncia

Il documento inoltrato dalla Procura di Roma al Tribunale dei Ministri contiene accuse gravi nei confronti di Almasri, considerato responsabile di torture. Lam Magok Biel Ruei ha fornito testimonianze dirette sulle violenze subite, avvenute in Libia. La denuncia non si limita a queste accuse, ma estende la responsabilità anche ai membri del governo italiano, insinuando che abbiano agito per facilitare le azioni di Almasri. Questo sviluppo rappresenta un momento cruciale nella lotta contro le violazioni dei diritti umani e solleva interrogativi sul ruolo del governo italiano in tali contesti.

Procedimenti giudiziari in corso

L’incartamento della denuncia si aggiunge a un fascicolo già esistente, precedentemente trasmesso al Tribunale dei Ministri dall’avvocato Luigi Li Gotti. In questa denuncia, oltre al favoreggiamento, si ipotizzano anche reati di peculato e omissione di atti d’ufficio. Il Tribunale ha già avviato richieste di esibizione di atti al Ministero della Giustizia e al Viminale, evidenziando la gravità delle accuse. La situazione è particolarmente delicata, coinvolgendo non solo un cittadino straniero ma anche figure di spicco del governo italiano.

Reazioni e implicazioni internazionali

Il caso Almasri ha suscitato l’attenzione internazionale, con la Corte Penale Internazionale che ha richiesto chiarimenti all’Italia riguardo alla “mancata consegna” di Almasri. Questo sviluppo potrebbe avere ripercussioni significative sulle relazioni tra Italia e Libia, oltre a influenzare l’immagine dell’Italia a livello globale. La richiesta della Corte, che concede all’Italia 30 giorni per rispondere, sottolinea l’urgenza di affrontare le questioni di giustizia e diritti umani in modo trasparente e responsabile.

In aggiunta, l’Italia ha avviato consultazioni con la Corte Penale Internazionale per discutere le criticità del caso Almasri, cercando di trovare un terreno comune per affrontare le problematiche legate alla giustizia internazionale e alla cooperazione tra stati. La situazione rimane in evoluzione e potrebbe portare a ulteriori sviluppi legali e politici nei prossimi mesi.

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