Belluno – Nella residenza Ater di via Meassa, al civico 64, Christopher, un giovane di 19 anni, si occupa di sistemare l’appartamento in attesa del ritorno della madre dall’ospedale. La sua vita ha subito un’improvvisa e tragica svolta, poiché avrebbe dovuto trovarsi a bordo della monovolume a sette posti che trasportava la sua famiglia, originaria del Ghana, composta dai genitori e cinque figli, con un sesto figlio che vive in un’altra abitazione.
La tragedia inaspettata
Christopher racconta che, per una serie di coincidenze, quel giorno non è salito in auto. Un amico lo aveva fatto visita, costringendolo a rimanere a casa. Quando ha appreso la notizia dell’incidente, il giovane si è precipitato in ospedale, sopraffatto dall’incredulità e dal dolore per la tragedia che ha colpito la sua famiglia. La piccola Afra Dilshad Okyere, di soli quattro anni, ha perso la vita in questo drammatico evento. Il padre, nel suo profondo dolore, ha dichiarato: “L’ho detto io a mamma Mavis che la nostra piccola non c’è più. Ora ha vicino lo psicologo“.
Le ricorrenze in arrivo
La famiglia Okyere si stava preparando a festeggiare diverse ricorrenze . Il 28 febbraio, il compleanno del fratello minore, attualmente ricoverato in terapia intensiva, che avrebbe compiuto sette anni. Il 17 marzo sarebbe stato il giorno in cui Afra avrebbe dovuto spegnere le sue quattro candeline. La piccola, nata nel 2021, frequentava l’asilo di Levego, dove Christopher la accompagnava ogni mattina. “Gli altri due miei fratelli frequentano le elementari nella zona di Baldenich”, aggiunge il giovane, ricordando i momenti quotidiani trascorsi con la sorella.
Il ritorno in ospedale
Ieri pomeriggio, Christopher ha raggiunto la madre e i suoi fratelli all’ospedale di Treviso, dove la famiglia si è riunita per ricordare Afra. “Mia sorella Candice si ricorda l’accaduto, ma di solito ascoltava musica e indossava le cuffie in auto, quindi non so quanto abbia visto”, spiega Christopher, cercando di fare chiarezza su quanto accaduto.
Un ricordo prezioso
I residenti del complesso Ater di Levego descrivono Afra come una bambina speciale e intelligente, spesso vista giocare con la sua biciclettina rosa nel giardino. La comunità è rimasta sconvolta dalla notizia e molti hanno bussato all’appartamento degli Okyere per esprimere le proprie condoglianze e offrire supporto. “Quella bimba era una bambola molto speciale”, affermano i vicini, incapaci di comprendere la gravità della situazione.
Messaggi di affetto e sostegno
Sui social media, il padre William e l’intera famiglia hanno condiviso una foto di Afra, accompagnata da un messaggio di addio al loro “piccolo angelo”. In molti hanno scritto parole di conforto e vicinanza. Solo pochi giorni prima, il 15 febbraio, William aveva pubblicato un post per il suo compleanno, esprimendo gratitudine per la vita che gli era stata donata: “Buon compleanno a me, ringrazio Dio per la vita che mi ha dato”. La comunità continua a stringersi attorno alla famiglia Okyere in questo momento di profondo dolore.